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oto storico per la Tunisia, dopo un iter piuttosto faticoso segnato da ostacoli e continui rinvii. Alla fine il Parlamento ha votato all’unanimità , con 146 voti a favore, la legge contro la violenza e i maltrattamenti sulle donne per la parità di genere. La legge punta inoltre a eliminare ogni traccia di disuguaglianza tra i sessi anche sul lavoro.
LA SVOLTA LEGISLATIVA
Il testo approvato ha l’obiettivo di garantire alla donna il rispetto della dignità e assicurare l’uguaglianza fra i sessi attraverso la prevenzione, la punizione dei colpevoli e la protezione delle vittime. Pene molto più severe per gli stupratori senza più alcuna possibilità di sfuggire alla legge.
Cade il vergognoso 227 bis del Codice Penale, che prevedeva una specie di perdono per gli stupratori di una minorenne in caso di matrimonio con la vittima.
MISURE PREVENTIVE
Il dettato legislativo prevede anche delle misure preventive, tra cui la creazione di programmi di formazione per gli operatori sanitari e scolastici nel dare assistenza alle vittime, e unità di sicurezza nazionale dedicate ai casi di violenza domestica. Viene  inoltre criminalizzato l’impiego di minori come lavoratori domestici e i datori di lavoro che non rispettano la parità salariale tra sessi saranno soggetti a sanzioni.
NEL 2010 47%DI DONNE VIOLENTATE IN CASA
La violenza domestica è un problema diffuso in Turchia: il 47% delle donne dice di aver subito abusi, secondo un sondaggio nazionale pubblicato nel 2010.
Nonostante il grande passo avanti, la legge tunisina resta ancora discriminatoria in ambito familiare. Infatti, solo gli uomini possono essere considerati capifamiglia e ricevere un’eredità ; i membri femminili, invece, non hanno diritto a una quota pari a quella dei fratelli.
Ricordiamoci che nel mondo arabo, la Tunisia rimane uno dei paesi più all’avanguardia per quanto riguarda l’uguaglianza tra i sessi.
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