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Castellammare di Stabia

Un tuffo negli anni 80: ecco i giochi da tavolo di quel decennio

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Gli anni ’80 sono un ricordo ormai lontano per i 40enni e i 50enni; i millennials, invece, ne hanno solo sentito parlare, non avendoli vissuti in maniera diretta. Ciò non toglie che molti giochi da tavolo di quell’epoca siano conosciuti ancora oggi, o perché sono stati riproposti in versioni più moderne o perché sono entrati in un certo senso a far parte dell’immaginario collettivo. È il caso, per esempio, dell’Isola di Fuoco, titolo che è stato diffuso a partire dal 1986. Ciò che contraddistingue questo gioco è il curioso tabellone in rilievo che rappresenta un’isola tropicale, sulla quale si possono seguire vari itinerari: lo scopo consiste nell’entrare in possesso del tesoro situato al centro, per poi recarsi in direzione del porto e scappare. Ma bisogna prestare molta attenzione alle palle di fuoco…

Indovina Chi

Un titolo rimasto nella memoria di molti è di sicuro Indovina Chi, edito da MB a partire dal 1979: il suo nome originale, con il quale era diffuso in Gran Bretagna, era Guess Who. Per chi non lo sapesse, il gioco Indovina Chi si basa su un tabellone su cui sono riportate 24 figure che rappresentano altrettanti personaggi immaginari, ognuno dei quali è contraddistinto da caratteristiche fisiche ben precise. A Indovina Chi si può giocare solo in due.

Il gioco de Il pranzo è servito

Il gioco da tavolo de Il pranzo è servito era prettamente italiano, essendo ispirato al programma televisivo omonimo condotto da Corrado. Il suo lancio sul mercato risale al 1983, grazie alla Editrice Giochi. All’interno della scatola erano presenti due cartelline in plastica con cinque cerchi che riproducevano il primo, il secondo, il formaggio, la frutta e il dolce. Un cartellone prefustellato conteneva i gettoni delle portate, mentre un cerchio in plastica girevole che rappresentava un piatto fungeva da ruota.

Skualo Attacca

Anche Skualo Attacca è uno dei giochi da tavolo che hanno riscontrato più successo negli anni ’80: un gioco elettronico, comparso sul mercato nel 1989. Lo scopo era quello di divorare tutti i pesci riportati sul tabellone.

Il Trabocchetto

Il Trabocchetto si basava su una griglia di colore giallo che doveva essere intersecata con un reticolato formato da segmenti rossi e bianchi comandati tramite leve. La confezione includeva biglie nere, azzurre, verdi e rosse, per un totale di quattro set, ognuno dei quali formato da cinque biglie.

L’Allegro Chirurgo

L’Allegro Chirurgo è un vero e proprio must reso immortale anche dalla canzoncina dello spot televisivo che lo promuoveva. Lanciato in commercio già nel 1965, il gioco comprendeva una plancia in metallo su cui era raffigurata una persona. Sul paziente c’erano dei fori che permettevano di estrarre oggetti e ossa, con l’aiuto di pinze in metallo. Nel caso in cui le pinze fossero entrate in contatto con i contorni dei fori, sarebbe stato emesso un segnale sonoro che indicava l’errore, mentre il naso del paziente sarebbe diventato rosso con la luce di una lampadina.

Il gioco di Jumanji

Infine, l’ultimo titolo degli anni ’80 che merita di essere ricordato in questa rassegna è quello di Jumanji, ispirato al film omonimo con protagonista Robin Williams. Il lancio dei dadi dava il la al gioco, tra cambiamenti climatici e animali esotici, ovviamente riprodotti in scala.

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