Le truffe telematiche sono diventate una vera piaga sociale, le persone raggirate sono migliaia; facile cadere nelle trappole di gente senza scrupoli, in particolar modo quando si ha una certa età.
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li appelli, le raccomandazioni, i reportage dei mezzi d’informazione che affrontano queste problematiche lasciano il tempo che trovano, non bastano ad arginare il fenomeno delle rapine telematiche.
Essere in possesso di un telefonino in alcuni casi può essere utile, in altri comporta rischi non indifferenti, è come avere un’arma impropria tra le pareti domestiche.
Le persone di una certa età, in particolar modo quelle che vivono da sole, sono ad altissimo rischio di subire raggiri telematici, le rapine vengono portate a termine da informatici che stanno comodamente seduti sul proprio divano.
Coloro che vengono scoperti, difficilmente finiscono in carcere nel peggiore dei casi vanno agli arresti domiciliari dove possono reiterare i loro reati.
Per i truffatori seriali è una pacchia, cosa vuoi che siano una o più denunzie, finiscono nello stesso calderone.
Tornando al discorso iniziale, con un semplice messaggio sul telefonino, basta un click sbagliato e come d’incanto il conto viene prosciugato.
Bisognerebbe trovare qualche nuovo escamotage telematico per tentare di arginare questa piaga sociale.
Questo messaggio dovrebbe essere esteso a tutti coloro che hanno in mente di regalare un telefonino a persone di una certa età, bisognerebbe “erudirli” sui rischi che si possono correre.
Purtroppo bisogna anche dire che sono caduti in queste trappole telematiche persone giovani, sicuramente non affette da Alzheimer
Un vecchio proverbio siciliano dice :
“a vecchia avia cent’anni e ancora savia nzignari”, tradotto in italiano sta a significare che non basta essere vecchi per comprendere gli insegnamenti della vita, a riguardo ogni altra parola sarebbe sprecata.
Mauro Lo Piano / Redazione Sicilia
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