Truffe agli anziani, l’iniziativa organizzata da SPI CGIL, FNP CISL Pensionati e UIL Pensionati presso il Centro Polivalente per Anziani.
Truffe agli anziani secondo appuntamento delle OO.SS. dei pensionati
a href="http://www.comune.castellammare-di-stabia.napoli.it/index.php">Castellammare di Stabia – Con una straordinaria partecipazione si è tenuto, presso il Centro Sociale Polivalente per Anziani, un secondo appuntamento sul problema della truffa agli anziani, organizzato dai sindacati territoriali SPI CGIL, FNP CISL Pensionati e UIL Pensionati.
Un problema in preoccupante crescita e bene hanno fatto le organizzazioni sindacali a riproporre la questione per rendere sempre più vigili gli anziani, ma non solo loro, indurli a tutelarsi e dunque conoscere le modalità attraverso le quali i truffatori si propongono soprattutto nei confronti di soggetti deboli e soli.
Un’apprezzabile operazione di prevenzione messa in campo dai sindacati locali dei pensionati che, com’è stato annunciato, avrà un seguito con l’organizzazione d’identiche iniziative in tutte le realtà della città e all’interno delle parrocchie.
Ad avviare i lavori, per nome e per conto delle tre sigle sindacali che hanno proposto l’iniziativa, Salvatore Esposito segretario FNP CISL Pensionati di Castellammare.
“Abbiamo deciso di dar seguito all’iniziativa del 27 novembre scorso, “Non ci casco…se ci casco denuncio” – ha esordito Esposito – con la finalità di sensibilizzare le persone anziane e non solo, su una questione che è diventata una vera e propria emergenza.
Un fenomeno per il quale le denunce stanno aumentando e dunque la nostra intenzione di proporre tanti di questi momenti nei luoghi più diversi e anche nelle parrocchie di periferie, affinché più persone sappiano come comportarsi quando si trovano in certe situazioni”.
Sono stati poi la Vice Commissaria della Polizia di Stato Manuela Marafiore e il Capitano della Compagnia dei Carabinieri Carlo Venturini, entrambi dei Comandi di Castellammare, a entrare nel merito del problema, a evidenziare alcune, tra le tante, forme di truffa e a suggerire utili consigli.
“Le più frequenti – ha affermato la Marafiore – sono le cosiddette truffe del parente. Truffe che colpiscono l’anima della vittima e che fanno leva sull’elemento psicologico”.
Un truffatore che si finge parente e telefonicamente racconta alla vittima che un suo parente, un figlio o un nipote, è in estrema difficoltà per la quale ha urgente bisogno di denaro.
Il tutto raccontato con agitazione, con grande capacità di creare a chi è dall’altra parte del telefono, preoccupazione, ansia e soprattutto confusione e quindi poca capacità di razionalizzare e riflettere sull’accaduto. Da qui la disponibilità a ricevere un complice e dare tutto ciò che in casa si ha di valore, dai soldi ai gioielli.
La Vice Commissaria ha allertato i presenti a essere attenti a truffe legate al coronavirus, truffatori che si presentano in casa, dichiarandosi infermieri inviati dall’ASL per effettuare un tampone per la verifica o meno della presenza del virus.
Altri tipi di truffe sono stati illustrati dal Capitano Venturini, da quelle perpetrate dai falsi carabinieri, a quelli dei falsi funzionari di enti pubblici.
La consegna di pacchi facendo credere che è merce acquistata da parenti della vittima che ignara accetta e paga quanto richiesto dal truffatore; abbonamenti porta a porta di riviste delle Forze dell’ordine; la tradizionale truffa dello specchietto.
“Il truffatore si sceglie la vittima – ha aggiunto il Capitano dei Carabinieri – il consiglio che noi possiamo dare, è di non perdere la calma e se abbiamo commesso l’errore da far entrare lo sconosciuto, cercare con un pretesto di invitarlo a uscire inventando qualche nostro impegno”.
Altre sono state le raccomandazioni dei due esponenti delle Forse dell’ordine, non far entrare in casa nessuno se non conosciuto; chiamare, in caso di difficoltà Polizia o Carabinieri; avere a portata di mano il numero telefonico di parenti e/o vicini per poterli subito contattare e soprattutto denunciare anche se si ha un solo sospetto.
“Una iniziativa questa – ha affermato l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Castellammare Antonella Esposito – che nasce anche dal protocollo d’intesa sottoscritto con l’assessorato e le organizzazioni sindacali. E dunque un nostro obbligo a continuare questo importante discorso di prevenzione”.
In relazione a quella che è la sua professione, psicologa e criminologa, l’assessore ha anche evidenziato quanto importante è essere accanto alle vittime che subiscono uno stress psicologico importante. Nelle vittime, ha ancora detto, si instaura un senso di colpa e ci si sente in colpa anche nei confronti dei familiari, oltre a perdere considerazioni di se stessi per essere caduti ingenuamente nelle grinfie di truffatori.
Presenti all’iniziativa i segretari Antonio De Luca per lo SPI CGIL e Ferdinando Oliviero per la UIL Pensionati, oltre che dirigenti territoriali delle tre organizzazioni sindacali.
A portare il saluto per conto di questi ultimi, Osvaldo Nastasi della UIL territoriale il quale, dopo aver dato atto dell’importanza dell’iniziativa messa in campo, ha invitato i presenti a vigilare e soprattutto in questo momento particolare, ad avere fiducia nelle istituzioni, sottolineando comunque la disponibilità del sindacato a essere vicino alle persone.
Ha moderato i lavori il giornalista Enzo Lamberti.
Giovanni Mura
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