NOTIZIE AS ROMA – Giunto nella capitale ieri sera, alle 15.30 si è tenuta la conferenza di presentazione del nuovo attaccante giallorosso Patrick Schick. Ad accompagnarlo nella sala stampa di Trigoria è stato il ds Monchi (presente anche ieri all’Aeroporto di Fiumicino dove il ceco è sbarcato intorno alle 20). Questo il testuale delle dichiarazioni sia del giocatore che del direttore spagnolo?
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onchi: “È l’ultima presentazione di un giocatore per questo mercato per cui non ci saranno altri acquisti così vi risparmio la possibilità di fare questa domanda. Rivopro il ruolo di ds da molti anni, ma questa è una delle operazioni che mi lascia più soddisfatto il sostegno della società e la voglia del calciatore di venire qui”Non ci saranno altri ca.
Ti senti già pronto per scendere in campo?
“Sì, sto bene. Sono pronto per giocare la prima partita”.
Cosa l’ha spinta verso la scelta di Schick? Come è andata la trattativa?
“I buoni calciatori trovano sempre spazio nmelle squiadre ambiziose e lui è magnificvo. é stato un lavoro collettivo, dall’allenatore, a Totti a Baldissoni alla mia persona. Abbiamo voluto offrire a Patrick il miglior prodotto possibile”.
Cosa ti aspetti dalla partita contro la Chapecoense?
“Venerdì probabilmente sarà la mia prima partita in maglia giallorossa. Non vedo l’ora di indossarla e di avere il primo contatton con i tifosi che mi hanno accolto a Fiumicino”.
Per Monchi: Il significato della partita contro la Chapecoense?
“Credo che sarà una partita in cui si rovesceranno mokltissimi sentimenti, si tratta di un bell’omaggio al calcio brasiliano e alle persone che hanno perso la vita ion quell’incidente. È un gesto che fa onore alla Roma e alle persone che l’hannpo organizzata, il calcio ha bisogno di momenti come questi”.
C’è il dovere di puntare allo scudetto?
“So che la Roma viene da un secondo posto, questa è una squadra con grandi ambizioni e speriamo davvero di fare un’ottima stagione e grandi cose”.
Per Monchi: Sulle operazioni in uscita di Castan, Gyomber, Tumminello e Vainqueur?
“Il lavoro più difficile è quello relativo a Gyomber e Vainqueur, per quanto riguarda Tumminiello stiamo studiando una soluzione, può anche restare qui visto il gradimento del mister ma valuteremo le opzioni di mercato che gòli permettano di crescere. Per Castan, se non dovessimo trovare un’opzione di gradimento sia per la società che per il calciatore potrebbe restare”.
Cosa c’è di vero su ciò che è stato scritto in estate sul tuo passaggio alla Juve e cosa ti ha fatto poi propendere per la Roma?
“Innanzitutto ciò che è successo con la Juve appartiene al passato. Non sono deòluso anzi sono contento di essere qui pora. Non ho rilasciato interviste per esprimere quali fossero i miei gradimenti dopo la fine del torneo Under 21. Si tratta di 2 grandi club con grandi ambizioni, per la Roma ho sempre nutrito una simpatia e mi piace il suo stile di gioco”.
Perché la trattativa con Mahrez non è andata a buon fine?
“È molto semplice, non puoi comprare qualcosa da qualcuno che non vuole vendere, qualsiasi cosa offri. Arriva un momento in cui smetti la negoziazione con te stesso”.
Come ci si sente ad essere l’acquisto più caro della storia di questo club?
“È più una domanda per il direttore che per me. Sono qui per giocare a calcio e non mi preoccupa quanto sia costato. Sono felice di essere qui e voglio concentrarmi sul campo”.
La priorità inizialmente era l’acquisto di un esterno ma poi sono arrivati Schick e Defrel che sono entrambi prime punte. Sarà Florenzi l’esterno oppure toccherà farlo a Defrel per tutto l’anno?
“Rivelo un segreto: il primo viaggio a Milano fu effettuato per iniziare la trattativa per Schick, circa 2 mesi e mezzo fa. Patrick è sempre stato un’ossessione ma la Juve in quel momento era la prima opzione per lui per circostanze estranee alla Roma. Non parlo di questioni tattiche perché Il mio dovere è quello di dare i migliori calciatori poossibili all’allenatore, ritengo che vi sia spazio per tutti i calciatori e fortunatamente abbiamo l’allenatore migliore possibile per metterli in campo e schierarli”.
In nazionale giochi da esterno. Sei disposto a farlo anche alla Roma?
“In nazionale ho sempre giocato come centravanti ed è quello il ruolo che prediligo ma sono mancino, mi accentro molto con il sinistro quindi non avrei problemi a ricoprire quel ruolo”.
Per Monchi: Non c’è quindi bisogno di un difensore centrale in più?
“Tutte le decisioni prese sul mercato sono state analizzate e discusse col mister, non ho scelto niente in solitudine. Quindi è così anche su questa decisione. Tutte le rose possono essere migliorate, ma bisogna avere gli strumenti finanziari per farlo. La Roma ha fatto un grande sforzo per le proprie possibilità, ha fatto il massimo di quello che poteva per le proprie possibilità, sono pienamente soddisfatto. Ripeto che sono soddisfatto e sono tutte migliorabili le squadre, anche il Barcellona di Cruijff o quello di Guardiola, ma anche il Real Madrid di Zidane”.
Qual è il contenuto dei messaggi scambiati con Totti? Quanto ha influito su questa trattativa?
“Sì, è vero. Ci siamo scritti. Ho ricevuto un messaggio da Francesco, ma è una cosa che resta tra noi, è il nostro segreto”.
Per Monchi: El Shaarawy resterà alla Roma senza dubbio?
“Sì, non c’è nessuna offerta”.
Qual è la tua posizione sul Var? Che impatto avrà sul mondo del calcio?
“Non credo che la mia opinione conti così tanto. Ritengo che la tecnologia possa contribuire ad aiutare a prendere le decisioni migliori. Chiaramente non dipende da me”.
Per Monchi: In passato le è capitato di portare a termine operazioni così articolate come quella di Schick?
“No, è stata un’operazione abbastanza complessa, ma che siamo stati capaci di immaginare e concepire per incastrare le nostre esigenze con quelle della Sampdoria”.
Giampaolo ha detto che le aveva consigliato di non andare a fare l’ala alla Roma, tu avevi già deciso?
“Non so esattamente cosa abbia detto, è possibile che l’abbia detto, ma è una mia decisione e una mia scelta, io avevo deciso di venire alla Roma”.
Per Monchi: Che voto darebbe al mercato della Roma?
“Non sarei molto obiettivo. Sono contento, ma non sono pienamente contento, sono una persona ambiziosa per natura. Voglio avere delle attenuanti, perché il mercato non inizia a giugno, il prossimo mercato estivo inizierà a settembre, io sono arrivato alla Roma a marzo-aprile. Il voto? Sufficiente, più che sufficiente, ma dovrò studiare di più il prossimo anno”.
Ti inorgoglisce il paragone con Dybala? Hai l’obiettivo di indossare la maglia numero 10 della Roma?
“Tutti sanno che Dybala è un top player di classe mondiale. E’ un bel paragone, ma non sono come lui. Sulla 10 dico che Totti è unico e nessuno sarà mai come lui. Sono Schick”.
C’è un motivo particolare per la scelta della maglia 14?
“Il numero 14 lo avevo nella Nazionale Under 21 e ho segnato molti gol con questo numero di maglia. Quando mi sono trasferito alla Sampdoria era libero e quindi ho deciso di prenderlo. Avendo fatto una buona stagione alla Samp l’ho scelto anche qui. E’ il mio numero fortunato”.
Per Monchi: Si può dire che nel parziale di questo mercato Monchi batte Sabatini 2-0?
“No, mi resta molto lavoro da fare per avvicinarmi alle capacità e alle conoscenze di Walter. Non è un duello Sabatini vs Monchi. Auspico di raggiungere un giorno il livello di Walter nel mercato italiano”.
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