a href="https://vivicentro.it/cronaca/" target="_blank" rel="noopener">CRONACA – Due operai RFI condannati per il treno deragliato a Ospedaletto Lodigiano il 6 Febbraio 2020: un Frecciarossa deragliò a 300 km/h.
Treno deragliato a 300 km/h per cablaggio errato: 2 operai RFI condannati
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Due operai RFI condannati per il treno deragliato a Ospedaletto Lodigiano in cui il Frecciarossa Milano-Salerno deragliò a 300 km/h. L’incidente ferì decine di persone oltre ai due macchinisti.
L’accusa di concorso in omicidio plurimo colposo e disastro ferroviario è stata emessa in seguito alla ricostruzione delle indagini che dimostrarono l’installazione di un componente difettoso da parte dei due operatori RFI sullo scambio numero 5 del Posto movimento Livraga. Cinque imputati sono stati rinviati a giudizio.
Il Frecciarossa deragliato a 300 all’ora per un filo sbagliato
Il 6 febbraio 2020, il Frecciarossa Milano-Salerno 9595 lanciato a 300 chilometri orari deragliò nella campagna di Ospedaletto Lodigiano. Due macchinisti, Mario Di Cuonzo e Giuseppe Cicciù, erano alla guida del treno.
La prima carrozza del convoglio uscì dai binari finendo su un binario morto dove travolse carrelli e finì la sua corsa contro una palazzina delle ferrovie.
Il resto del convoglio avrebbe proseguito la corsa ancora un po’, con la seconda carrozza che, ad un certo punto, si sarebbe ribaltata.
Condanna dei lavoratori RFI per il disastro ferroviario di Ospedaletto Lodigiano
I due operai dipendenti di Rfi addetti alla manutenzione delle infrastrutture che installarono il componente difettoso sullo scambio numero 5 del Posto movimento Livraga, sono stati condannati a tre anni di carcere nella prima parte del processo con il rito abbreviato.
La sentenza emessa dal giudice per l’udienza preliminare Francesco Salerno li ha accusati di concorso in omicidio plurimo colposo e disastro ferroviario. Il giudice ha invece assolto un altro dipendente di Rete ferroviaria italiana, mentre ha rinviato a giudizio cinque imputati. Il processo con rito ordinario si aprirà il prossimo 9 gennaio.
La ricostruzione delle indagini
Secondo la ricostruzione delle indagini coordinate dall’allora Procuratore di Lodi Domenico Chiaro, poche ore prima del deragliamento, i due operatori Rfi installarono sullo scambio numero 5 del Posto movimento Livraga un attuatore prodotto un anno e mezzo prima da Alstom Ferroviaria a Firenze, che si rivelò difettoso: era stata accertata un’inversione dei fili numero 16 e 18 nel cablaggio interno.
Errori nei processi produttivi e di manutenzione degli scambi: i rinviati a giudizio.
Nel contesto di Alstom, sono stati rinviati a giudizio l’operaio interinale che ha effettuato il cablaggio errato, l’operatore del banco di collaudo che ha attestato la regolarità del prodotto, insieme a due quadri responsabili della progettazione e produzione dei componenti problematici.
Invece, in Rfi, un funzionario che aveva la responsabilità di sovrintendere ai protocolli di manutenzione degli scambi, che non aveva previsto quel tipo di difetto, è stato rinviato a giudizio.