L’ex sindaco Rizzo di Priolo, è stato condannato a tre anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni per voto di scambio.
L’ex sindaco di Priolo Gargallo, Antonello Rizza, è stato condannato a tre anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni per alcuni episodi di voto di scambio e due episodi di abuso d’ufficio nel processo scaturito dall’operazione di polizia denominata “Qualunquemente”.
L’operazione di polizia denominata “Qualunquemente” vedeva sedici imputati accusati a vario titolo di associazione a delinquere, voto di scambio, abuso d’ufficio, tentata concussione, tentata violenza privata, truffa aggravata e alcuni per avere dichiarato il falso. Le indagini sono state svolte dagli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Priolo Gargallo, con il coordinamento del Pubblico Ministero Margherita Brianese. La pubblica accusa aveva anche chiesto la trasmissione degli atti alla Procura per l’incriminazione dei sei testimoni chiamati dalle Difese degli imputati in quanto avrebbero reso false dichiarazioni. Si erano costituite parti civili contro l’ex sindaco Antonello Rizza e gli altri imputati, il Comune di Priolo Gargallo, il Consorzio Universitario Cumi, il consigliere comunale Lombardo, il direttore del Cumi, Rosario Pulvirenti ed il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle Pasqua per la sua mancata elezione al Consiglio comunale di Priolo Gargallo.
il Tribunale di Siracusa, presidente Antonella Coniglio, ha assolto l’ex primo cittadino, difeso dagli avv. Tommaso Tamburino e Domenico Mignosa, dalle 4 ipotesi di concussione e dall’ipotesi di associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio. “Quello che abbiamo sostenuto è stato condiviso in gran parte da un Tribunale coraggioso. Contiamo di ottenere ulteriori assoluzioni nel giudizio d’appello – ha commentato l’avv. Tamburino – Un’ulteriore soddisfazione proviene dalla circostanza che il Tribunale ha ritenuto del tutto legittima l’elezione a sindaco di Rizza perché non riconoscendo alcun risarcimento alle parti civili Toppi e Pasqua ha ritenuto che non vi sia stata alterazione del risultato elettorale”.
Il Tribunale ha anche condannato l’ex assessore comunale Beniamino Scarinci a un anno e 11 mesi di reclusione; Giuseppe Pinnisi impiegato a 5 mesi di reclusione; Flora Iacona dirigente comunale a 1 anno, 11 mesi e 15 giorni; Lucia Grasso funzionaria a un anno, due mesi 15 giorni; Paola Scalogna impiegata a 4 mesi e 15 giorni; Carlo Auteri imprenditore a un anno, 2 mesi e 80 euro di multa; Giuseppa Arcidiacono assistente sociale a 8 mesi; Sebastiano Mazzone assistente a 8 mesi e 10 giorni; Marco Angelino assistente a 8 mesi e 20 euro di multa. Assolti perché il fatto non costituisce reato Giuseppe Italia dirigente, Nunziata Bifumo dipndente, Angelo Bosco assistente e Salvatore Passarello dipedente; e Concetta Caccamo assistente e Angelo Palumba imprenditore per non aver commesso il fatto.
A
dduso Sebastiano
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