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Trasloco all’estero per lavoro: i migliori consigli per organizzarlo

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rmai sono molti gli italiani che guardano all’estero e che quindi hanno l’esigenza del trasloco semplice e sicuro. Maggiori opportunità lavorative, una burocrazia più all’avanguardia e migliori supporti statali familiari sono alcuni dei motivi che hanno spinto molti cittadini del Belpaese a trasferire la loro vita altrove. E tanti altri, approfittando di una parziale riapertura di frontiere e confini, stanno già pensando di intraprendere questa strada, sfruttando il periodo estivo per pianificare il grande cambiamento.

Come organizzare il trasloco

Un trasloco in direzione estera non è certo un impegno semplice da sbrigare, molti potrebbero essere gli inconvenienti, e i dettagli a cui si può non aver pensato. Ecco quindi alcuni consigli essenziali che supporteranno nell’affrontare questo grande spostamento. La prima cosa da sapere è che l’evento debba essere organizzato necessariamente con largo anticipo, cercando di fissare i primi dettagli almeno due mesi prima. Sarà bene preparare una lista generale delle cose da fare, in modo da non dimenticare nulla di necessario. Altra cosa indispensabile è quella di trovare una ditta di traslochi: in caso di trasferimento all’estero, infatti, conviene chiedere un preventivo per traslochi internazionali ad aziende, come Blissmoving, che se ne occupano da anni, e hanno quindi comprovata esperienza nel settore. In questo modo scatoloni e mobili potranno essere gestiti con la giusta attenzione.

Almeno sei settimane prima di traslocare, sarà poi utile iniziare la fase di selezionamento di tutte quelle cose che non serviranno più. Meglio procurarsi con largo anticipo tutto il materiale utile per imballare gli oggetti ed è importante a questo punto anche prendere provvedimenti con tutti i fornitori di servizi per la casa (gas, elettricità, telefono, internet, ecc.), informandosi sulle eventuali disdette. Fondamentale sarà poi iniziare a inscatolare ogni giorno almeno gli oggetti meno importanti per il quotidiano.

A sole due settimane dalla partenza, si dovrà svuotare il freezer, cambiare la residenza e decidere cosa dovrà restare fuori dall’imballaggio, ossia ciò che sarà subito utile appena arrivati nella nuova abitazione. Pochi giorni prima del trasloco si dovranno concludere le operazioni di imballaggio e assicurarsi che la casa in cui ci si trasferirà sia pulita e pronta per essere abitata.

Trasloco all’estero, cosa portare

Ma cosa portare all’estero per una permanenza lavorativa più o meno lunga? Vediamo subito quali sono le cose indispensabili per affrontare serenamente questo cambiamento. Il primo importante accorgimento è cercare di viaggiare più leggeri possibile, portandosi dietro lo stretto indispensabile. Poi bisogna indirizzare le scelte a seconda del motivo del viaggio: se si sta affrontando un trasloco in un paese estero per studiare, prediligere i materiali e gli abiti necessari per lo studio. Inoltre, non è necessario spostare l’intero guardaroba, soprattutto se si va in un paese freddo, perché la valigia, carica di vestiti invernali, avrebbe un peso eccessivo.

Sarà invece meglio nel caso farsi spedire, successivamente dall’Italia quegli indumenti che occorreranno. Oltre questo, ecco cosa non si deve assolutamente dimenticare: in primis i documenti, come passaporto, carta d’identità valida per l’estero, fotocopia dei documenti di riconoscimento, patente di guida, tessera sanitaria. Non bisogna dimenticare denaro contante e la carta di credito. Nel caso in cui il viaggio avvenga in aereo, infine, ricordarsi di stampare o salvare la carta di imbarco, per evitare spiacevoli inconvenienti.

Photo by Matthew Hamilton on Unsplash

Categoria: L’esperto

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