Tragedia di Ponte Morandi, il premier Conte: “Non tornerò a Genova a mani vuote”
Il decreto per Genova è pronto, ma il nome del commissario ancora non si sa. Il Consiglio dei ministri si è dunque concluso con una notizia a metà per la fase di ricostruzione e gestione delle emergenze del post crollo Morandi, a distanza di un mese esatto dal crollo e alla vigilia della visita del premier Giuseppe Conte sul luogo della tragedia.
“Stiamo intervenendo dopo un anno anche per Ischia e per il terremoto in Centro Italia” ha detto Conte in conferenza stampa a a Palazzo Chigi illustrando i contenuti del dl urgenze approvato con la clausola «salvo intese»: il premier ha infatti annunciato che porterà questo testo venerdì a Genova, dove si confronterà con gli amministratori locali: “Sarò a Genova a ricordare la triste ricorrenza, ma non torno a mani vuote, torno con questo decreto per consentire il ripristino delle condizioni di vita delle popolazioni locali”, ha sottolineato il premier.
Il Consiglio dei ministri ha dato anche il via libera alla nomina di un commissario straordinario per gestire le emergenze di Genova, commissario che avrà «ampi poteri», anche se il nome ancora non si sa: sarà indicato con un decreto del Presidente del Consiglio, ha detto Conte, “successivamente”.
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