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Torre del Greco – Ercolano, clan delle donne: emergono dettagli

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Torre del Greco, clan delle donne: emergono dettagli

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orre del Greco – Ercolano. Dopo il blitz di ieri, effettuato dall’arma dei Carabinieri, dove era stato sgominato un clan formato e gestito per lo più da donne, emergono delle novità. Per il clan  lavoravano anche minorenni, addetti alla preparazione delle dosi di crack, che avveniva pericolosamente in maniera artigianale, in laboratori casalinghi, tagliando la cocaina con mannite e compresse di Vivin C.

Il blitz dei carabinieri ha portato all’arresto di 24 persone (7 in carcere e 17 ai domiciliari) con la notifica dell’avviso di chiusura indagini per altri 11 indagati, a vario titolo accusati di concorso in detenzione e spaccio di stupefacenti. Le piazze di spaccio chiuse, in totale sono 11, e tutte a conduzione familiare.

Nelle pagine dell’ordinanza – richiesta dal sostituto procuratore della Procura di Napoli Stefano Capuano ed emessa dal gip del tribunale partenopeo Isabella Iaselli – vengono ricostruiti centinaia di episodi di spaccio, a chiusura di indagini condotte tra Ercolano, Portici e Torre del Greco, grazie ad appostamenti, perquisizioni, riscontri ed intercettazioni telefoniche e ambientali. Il periodo di tempo preso in considerazione è tra giugno 2016 e gennaio 2017, dove l’attività di spaccio avveniva tra Pugliano e via Mare, a tutte le ore del giorno, con diverse modalità.

I rifornimenti avvenivano a Trecase o a San Giovanni a Teduccio. Nonostante il ruolo chiave nel clun sia stato quello di tutte le donne, in carcere va solo Gabriella Polese, 44 anni di Ercolano.


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