Torre del Greco, candidatura a Patrimonio Unesco per coralli e cammei: tappa a Catanzaro per la promozione
Il corallo e i cammei di Torre del Greco patrimonio immateriale dell’Unesco: al via il tour per sostenere la candidatura dell’oro rosso. Lunedì 19 novembre, fa tappa in Calabria per l’appuntamento a Catanzaro con «Coralli e cammei di Torre del Greco: il futuro di una tradizione», seminario per promuovere la lavorazione dell’oro rosso a bene dell’umanità. In cattedra Tommaso Mazza e Vincenzo Aucella, rappresentanti di istituzionali di Assocoral, che racconteranno una tradizione secolare che ambisce a ottenere la tutela dell’Unesco.
L’esposizione offre un’ampia testimonianza dell’antica tradizione che Torre del Greco vanta nel
corallo dalla sua pesca, al commercio e alla lavorazione artistica. La pesca del corallo
veniva svolta fin da tempi remoti e il guadagno dei corallari era così ingente che Ferdinando IV di
Borbone chiamò la città “spugna d’oro” del suo regno. Nel ‘500 i torresi si spingevano a pescare nel
mare della Corsica e della Sardegna e nel 1688 avevano oltre 500 barche adibite alla pesca; nel 1780
si avventurarono sulle coste dell’Africa, vincendo la concorrenza di Trapani, Genova, Livorno e
Marsiglia. Torre del Greco rimane infatti il principale centro della lavorazione del corallo d’Italia.
L’evento è promosso da Federpreziosi insieme alla Confocommercio Calabria Centrale Catanzaro, con il patrocinio di Assocoral, associazione di produttori e imprenditori di Torre del Greco che dal 1974 esporta il brand corallino nel mondo.
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