Torre Annunziata, cisterne di gasolio: scatta la protesta dei cittadini contro il Comune
T
orre Annunziata, sono giorni ormai che non si fa altro che parlare della questione delle cisterne situate nel porto della città. I residenti della zona periferica oplontina, hanno messo su una protesta e sono sul piede di guerra, in quanto spaventati per i possibili pericoli che potrebbero portare altre cisterne di idrocarburi in zona.
Come riportato dal giornale “Lo Strillone” è stato formato un comitato da due donne per continuare a dare attenzione alla questione. Le donne sono pronte, come dichiarato sui social “a farci passare sopra con le ruspe. Questa città non può continuare a morire e non permetteremo ad un sindaco e un assessore senza coraggio di prenderci in giro”.
La vicenda ha avuto inizio nel 2015, quando venne rilasciato dall’ufficio tecnico comunale di Torre Annunziata un nuovo “permesso per costruire” due serbatoi di gasolio. In questi anni i comitati si sono battuti affinchè questo non accadesse, ma non è bastato. “Basta cisterne a Torre Annunziata, portano malattie e morte. Tuteliamo la nostra salute”. Ed ancora “no ad altre cisterne. Non vogliamo una nuova terra dei fuochi”. Queste le frasi che sono state scritte su due striscioni posti sulla palazzina posta di fronte al cantiere in cui si continua a lavorare.
Intanto il Sindaco si difende sostenendo l’innocuità delle cisterne, facendo cadere le responsabilità di queste sull’autorità portuale, che “ha deciso i destini dei porti di Napoli, Salerno e Castellamare di Stabia”. L’amministrazione si dice pronta al confronto, ma nel frattempo i lavori continuano.
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