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Torino: il chirurgo costretto sulla sedia a rotelle opera con un esoscheletro hi tech

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Quando la passione per la vita e per il proprio lavoro non conosce limiti. Essere un chirurgo di successo ed essere costretto sulla sedia a rotelle sono due realtà incompatibili tra di loro? Non per Marco Dolfin, chirurgo ortopedico dell’Ospedale San Giovanni Bosco, costretto da sei anni sulla sedia a rotelle.

Marco Dolfin, chirurgo ortopedico di 36 anni è costretto sulla sedia a rotelle da sei anni, in seguito ad un incidente in moto. Il giovane medico racconta che quel fatidico giorno si stava recando in ospedale per un’emergenza, ma da quel momento la sua vita è cambiata, e insieme ad essa, anche la sua carriera. Il medico, infatti, opera grazie ad un particolare esoscheletro, capace di reggere il suo corpo in posizione eretta.

Il medico, così come riporta il “Corriere della Sera” , racconta la sua esperienza :“Quando entro in sala operatoria e i pazienti capiscono che sarò io a operarli hanno sempre una luce strana negli occhi. E non capisco se è per l’effetto dell’anestesia o perché mi vedono arrivare in carrozzina”.  Poi continua raccontando le prime sensazioni provate dopo l’operazione : “cosa ho provato? Ero distrutto, come tutti. Ho pensato a tutto ciò che non avrei più potuto fare”.

Riguardo la sua nuova seconda vita afferma : “i miei colleghi e la direzione dell’ospedale mi hanno sempre sostenuto. Certo, subito pazienti e familiari sono un po’ straniti, ma man mano che parlo di questioni mediche, la mia condizione di salute finisce sullo sfondo”

In più Dolfin ha partecipato, nel 2016, alle Paralimpiadi di Rio. Il medico non ha vinto ma punta al podio per la prossima edizione dei giochi.

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