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Torino, anziano ucciso a coltellate da pluripregiudicato catanese

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Un 50enne ha accoltellato un 91enne a Torino in casa che lo aveva aiutato come faceva con altri in difficoltà per strada dandogli da mangiare

Un pluripregiudicato di origini catanesi, 50 anni, è stato arrestato dai Carabinieri del Comando provinciale di Torino per l’omicidio di Vincenzo Rossi, il 91enne ucciso ieri pomeriggio a coltellate con almeno quattro i fendenti mortali di cui uno anche alla nuca, nella sua abitazione di Torino. L’uomo è stato fermato nella notte alla stazione di Porta Nuova.

L

E INDAGINI

L’anziano nato in provincia di Mantova, viveva a Torino dagli anni Sessanta al quinto piano di un condominio di via Tripoli, al civico 4.

Nel pomeriggio di mercoledì 7 aprile, i Carabinieri sono intervenuti su segnalazione dei vicini di casa “Venite, sentiamo delle urla”.

La richiesta di intervento pervenuta al 112 ha fatto scattare l’allarme. La porta era chiusa, l’appartamento in ordine, ma quando i militari sono arrivati in cucina hanno trovato l’anziano ormai morto, un coltello da cucina conficcato nella nuca.

L’omicida è stato individuato anche per la forte somiglianza con l’uomo ripreso dalle telecamere di un tabaccaio posto di fronte all’abitazione dove si è consumato il delitto.

Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe entrato nella vicina tabaccheria per chiedere di cambiare una banconota sporca di sangue.

Il movente dell’omicidio è da ricondurre ad una violenta lite tra i due per futili motivi, ancora da chiarire.

Secondo una prima ricostruzione, il pregiudicato fermato dai Carabinieri sarebbe una di quelle persone in difficoltà che Vincenzo Rossi aiutava per strada, anche accogliendoli in casa per dare loro da mangiare.

“Era una persona seria e buona, sappiamo che aiutava i bisognosi” dicono i vicini di casa della vittima, che non era sposato e viveva da solo.

“Andava a comprare al supermercato qui vicino, quando lo incrociavo salutava sempre – dice una signora del palazzo – L’ultima volta con mio marito l’abbiamo visto prima di Pasqua”.

Della vita privata dell’ucciso si sa poco “Era molto riservato, qualche volta l’ho visto con una nipote, in altre mi sembra ci fosse un ragazzo ad aiutarlo con la spesa – sostiene la vicina – ma non so davvero nulla”.

I due, l’anziano e il suo omicida, si sarebbero conosciuti proprio vicino alla stazione di Porta Nuova, dove il 50enne è stato fermato.

IL PROVVEDIMENTO

Il 50enne accusato del delitto, catturato a Porta Nuova con ancora indosso degli abiti insanguinati, è stato condotto presso la caserma Pietro Micca dai Carabinieri.

Il Pm di turno della Procura di Torino lo ha sottoposto a fermo al termine di un interrogatorio nel corso del quale, messo alle strette degli investigatori, ha confessato il delitto.

Adduso Sebastiano

(tutte le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)


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