Il consigliere comunale di opposizione Tonino Scala convoca una conferenza stampa per illustrare “Qual è lo stato dell’arte” dell’amministrazione Cimmino
Tonino Scala di LeU denuncia le carenze dell’amministrazione comunale
Castellammare di Stabia – Ad un anno di amministrazione Cimmino, il gruppo consiliare di Liberi e Uguali convoca una conferenza stampa per illustrare “Qual’è lo stato dell’arte”.
Giuliana Caso, del coordinamento cittadino, avvia le comunicazioni rilevando che a un anno dalle elezioni amministrative, che ha appunto portato Gaetano Cimmino a essere sindaco della città, oltre agli annunci i risultati sono a zero, anzi a meno uno. Quasi tutti i punti, oggetto di campagna elettorale, non hanno trovato concretezza e realizzazione. Nulla si è fatto per il problema sicurezza, ha ancora detto la Caso, “nonostante il valentissimo assessore alla legalità”.
“A un anno della prima candelina dell’amministrazione Cimmino – ha esordito Tonino Scala consigliere di opposizione di LeU – possiamo oggi fare la cronaca di un flop annunciato”.
U
n sindaco, ha proseguito il consigliere, che incolpa sempre dei problemi della città le precedenti amministrazioni, non sono sicuramente sue colpe ma nulla ha messo in campo per risolvere vecchi e nuovi problemi, ha solo deciso di non decidere.
Scala, sia pure in estrema sintesi, illustra quelle che sono le carenze e le problematiche affrontate, ma senza che abbiano trovato concrete soluzioni. Il DOS (Documento di Orientamento Strategico), redatto in maniera generica che non prospetta una visione di quello che deve essere il futuro della città.
Le terme ancora chiuse e che non hanno fatto nessun passo avanti per la riapertura, così come la riconversione delle nuove terme, un programma varato da vecchie amministrazioni, ma che comunque è rimasto anch’esso solo un programma elettorale.
A proposito di cultura, dice ancora Tonino Scala, si firma un accordo per la Reggia di Quisisana con la Soprintendenza, non accade nulla anzi non si da più ospitalità al Museo dei Burattini.
A proposito di un aspetto importante che riguarda l’ambiente, per il fiume Sarno la maggioranza in breve tempo si contraddice. Prima vota per la doppia foce del fiume, una soluzione che non può che creare maggiore inquinamento, e dopo qualche giorno porta avanti l’idea per il ripristino della griglia per la raccolta della plastica.
Scala continua il suo elenco delle cose che non vanno, parlando del servizio raccolta rifiuti per il quale era stata chiesta e deliberata una commissione d’inchiesta e che a tutt’oggi non è stata avviata.
A proposito dell’attuale emergenza rifiuti, Scala afferma che la oggettiva responsabilità è della Regione Campania. E comunque la società incaricata della raccolta rifiuti, aveva vinto la gara d’appalto anche per aver garantito di avere una piattaforma che doveva servire nei momenti di emergenza. L’emergenza è arrivata, la piattaforma è sotto sequestro ma non c’è, inspiegabilmente, nessuna nota di addebito per la ditta.
Ancora a proposito dei rifiuti, Scala evidenzia anche la poca trasparenza a proposito delle assunzioni. Il Consiglio comunale aveva chiesto un bando pubblico, mentre sono state assunte dieci persone senza evidenza pubblica.
Altro problema messo sul tavolo, i lavori pubblici e dunque le opere incompiute. Lavori avviati da altre amministrazioni e che l’attuale intendeva completarli, ma nulla è stato fatto. Anche per questa questione era stata chiesta la costituzione di una commissione, ma a oggi tutto tace.
Critica pesante di Scala al primo cittadino è a proposito del non essersi costituito parte civile per la vicenda falò. L’augurio è che nel prossimo Consiglio comunale si discuta del problema Piano Case nelle aree dismesse, cosa invece che il sindaco anche per questo ha deciso di non decidere.
Ultimo problema la sicurezza. Non è certamente colpa del sindaco se accadono questi gravi fatti, ma l’impegno preso in campagna elettorale, fa notare il consigliere, va mantenuto e dunque attivato un tavolo interforze per provare a dare risposte e dare dunque prova che lo Stato è presente.
Una città immersa in tanti problemi e che necessita di una spinta per trovare soluzioni per le terme, per la Fincantieri e per tutte le altre questioni accennate. Questa amministrazione, afferma Tonino Scala, non è in grado da sola di farcela e suggerisce di costruire con la Regione un protocollo di sviluppo per ricercare atti concreti e risolutivi.
“Non è un attacco alla persona, ma alla sua politica. Cimmino deve ancora avere la consapevolezza che è il sindaco di questa città”.
Scala annuncia, concludendo l’incontro con la stampa, che subito dopo le vacanze estive sarà organizzato un assise per ascoltare le proposte della città in tutte le sue articolazioni.
Giovanni Mura
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