Vincenzo Todaro, amministratore e direttore generale della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione televisiva “Juve Stabia Live”.
Le dichiarazioni dell’avv. Todaro sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
“Tutto serve per un percorso e fa crescere ed è importante per arrivare ai risultati. Anche le sconfitte aiutano a crescere e faremo tesoro della sconfitta maturata a Pagani. Ne faremo tesoro e andremo avanti.
La Juve Stabia ha avviato un percorso di crescita da un annetto. Questo percorso di crescita comprende giornalisti, tifosi e la società. La Juve Stabia è un marchio di concretezza e di bel calcio. E’ quello che vogliamo fare. Mi è dispiaciuto essere puniti con una forte sanzione per le intemperanze dei propri sostenitori. Siamo terzi – aggiunge Todaro – dopo Taranto e Foggia per sanzioni ricevute. Importante vedere tifosi allo stadio ma devono essere protagonisti in senso positivo e non facendoci prendere continuamente multe.
A gennaio faremo qualcosa come abbiamo fatto l’anno scorso. La Juve Stabia è completa in ogni reparto, forse prenderemo qualche esterno di attacco. La Juve Stabia – continua Todaro – ha un’idea di gioco importante, dobbiamo dare tempo a mister Sottili. Dobbiamo compattarci tutti e stare vicini a questa squadra. I conti li faremo alla fine per raccogliere quello che dobbiamo raccogliere. Non farei processi anticipati.
Molti pensano che siamo partiti in ritardo. Al primo luglio questa società aveva ingaggi importanti rispetto a prima. Nella conferenza di inizio stagione il presidente disse che questa società doveva prima risanare i bilanci ripianando anche debiti pregressi.
Ad inizio stagione abbiamo fatto un lavoro importante confermando calciatori che volevano sposare il progetto della Juve Stabia. Si è rivelata non felice la scelta della guida tecnica. Do dieci al mercato della Juve Stabia perché sono arrivati giovani di qualità. Abbiamo più giocatori di proprietà quest’anno rispetto allo scorso anno quando erano quasi tutti prestiti. In questa stagione – continua Todaro – la maggior parte di calciatori sono legati da contratto biennale. Ritengo che ci siano giovani che ci daranno grandi soddisfazioni. La Juve Stabia farà un grande girone di ritorno come lo scorso anno. L’unico giocatore che può mancare a questa rosa è un giocatore come Orlando.
Panico sarebbe dovuto arrivare già a gennaio scorso. Altobelli ci avevamo già parlato come con Schiavi. Le trattative sono state fatte nei tempi giusti. Poi qualcosa non abbiamo concretizzato perché non siamo riusciti a far uscire qualche calciatore che volevamo cedere.
Abbiamo pensato più volte ai mini-abbonamenti ma non vogliamo mettere le mani nelle tasche dei nostri sostenitori perchè non siamo sicuri che certi provvedimenti anti-Covid non portino ulteriori restrizioni anche perché le condizioni si stanno un po’ aggravando in alcune zone.
La Juve Stabia a stretto giro programmerà la fine di questa stagione nel migliore dei modi. Vedremo cosa fare sul mercato di gennaio e poi programmeremo anche il futuro. Presto ci vedremo anche con mister Sottili – continua Todaro – per programmare il futuro con lui e con il direttore sportivo Rubino.
Lazzari? Non so nulla del suo accantonamento. Noi non interveniamo nelle scelte tecniche. Sottili sa perfettamente che non gli ho mai posto determinate scelte. Ha la massima stima e autonomia.
Saby Mainolfi e Roberto Amodio sono i responsabili della Primavera che ci sta dando grosse soddisfazioni col primato in classifica nel Girone D. Ci sono giovani come Della Pietra, Guarracino e Todisco che orbitano in prima squadra e che ci stanno dando grosse soddisfazioni e che daranno un grande contributo nel girone di ritorno.
Padalino io lo volevo confermare. Lo abbiamo aspettato e io personalmente gli ho parlato sin da marzo tutti i gironi. Ho cercato di convincerlo a restare con noi. C’erano delle sirene. Lui era convinto di andare in categoria superiore, qualche chiacchierata l’aveva fatta con qualche società. Poi non si è verificato e abbiamo dovuto scegliere altro. Con lui – continua Todaro – si era creato un rapporto importante sotto l’aspetto umano e professionale. Probabilmente se restava Padalino sarebbero rimasti anche altri elementi giovani della squadra dello scorso anno. Non sono per l’interruzione dei rapporti ma sono per la continuità. Ora abbiamo il tecnico giusto per questa squadra.
L’anno scorso ho sacrificato parte della mia vita professionale perché la si faceva a distanza per il Covid. Oggi abbiamo dovuto riprendere tutto daccapo. Tutto è tornato alla normalità e speriamo che duri. Ecco perché in questa stagione mi vedete poco al Menti. Ma non è cambiato nulla, sono vicino alla Juve Stabia, alla società e lavoro sulla Juve Stabia tutti i giorni. La Juve Stabia – conclude Todaro – non è un peso per me assolutamente”.