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l Napoli batte il Genoa e continua a vivere il suo sogno da capolista. Ecco quanto scrive l’edizione odierna del quotidiano La Repubblica : “Come annunciato alla vigilia, anche se con qualche ritocco dell’ultima ora, Maurizio Sarri ha deciso di puntare su un turn over abbastanza ridotto, lasciando in panchina solamente tre titolari rispetto alla precedente partita con l’Inter: Albiol, Allan e Jorginho. Spazio a Chiriches in difesa e alla coppia di centrocampo composta da Zielinski e Diawara, a dispetto delle difficoltà incontrate dai due mediani nelle ultime trasferte europee, con lo Shakhtar Donetsk e il Manchester City in Champions League. Ma il tecnico azzurro non si è fatto condizionare dai precedenti negativi ed è andato dritto per la sua strada, pur sapendo di avere di fronte un avversario molto battagliero e incurante delle immancabili insidie ambientali della sfida di Marassi, come sempre caldissima fin dalle battute iniziali. Pure questa volta il Genoa ha dato battaglia, infatti, con il suo proverbiale furore agonistico e ovviamente senza farsi intenerire dal gemellaggio in tribuna, dove le due tifoserie hanno dato uno spettacolo nello spettacolo. Il campo si è trasformato subito in un ring, invece, con le due rivali che si sono confrontate a viso aperto e hanno cercato entrambe la strada del gol, scambiandosi una raffica di colpi. Insigne ha gettato via le prime due chance, per la sua fissazione del tiro a giro. Assai più efficace la bordata di Taarabt, che è scattato sul filo del fuorigioco e ha infilzato Reina (4’) con un diagonale, sul palo più lontano. Sarri se l’è presa molto dalla panchina con Ghoulam, non in linea con i compagni di reparto. Ma a mettere in grave difficoltà la difesa del Napoli è stata pure la mancanza di copertura del centrocampo. A sistemare le cose ha provveduto però Dries Mertens, che ha fatto capire subito di aver superato le difficoltà delle ultime gare. L’attaccante belga si è procurato un calcio di punizione dal limite e lo ha trasformato nella rete del pareggio (14’) con un tiro magistrale. Poi ha firmato il sorpasso (30’) con una magia, stoppando in corsa il lancio di Diawara e battendo Perin con un sinistro potentissimo, sotto la traversa. Due prodezze individuali che hanno dato la carica agli azzurri, vicini al tris subito dopo per tre volte durante la stessa azione, con il solito Mertens, Hamsik e Zielinski, che ha mancato il bersaglio da due passi. Sotto choc il Genoa, che tuttavia è stato quasi rimesso in gara da uno svarione di Hysaj al termine del primo tempo. La conclusione quasi a colpo sicuro di Lazovic è stata però respinta con i piedi da Reina. Ma il pericolo corso ha scosso il Napoli, ripartito con maggiore determinazione nei minuti iniziali della ripresa. Mertens — sempre lui — ha piazzato il colpo del potenziale ko al quarto d’ora, con la complicità del difensore Zukanovic. Discorso chiuso? No, perché la difesa ha sbandato di nuovo e un gol di testa in mischia del napoletano Izzo (31’) ha reso il finale incandescente”.
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