I
O TI CHIAMO MATER – (Canto per Madre Terra)
Sei immensa Terra
non sa contenerti il mio dire
breve è il mio pensare.
Tu sei quella che apre il seme- nudo
e lo costringe al canto
fissi al suo centro
un indirizzo esatto d’uomo
o albero svettante
e accendi il Regno.
Così -il tuo volto immane
io l’ho chiamato Mater.
Quando la sera rimbalza sul crinale
e allunghi membra a dismisura
in ogni segno vitale
io giustifico il cielo all’ombra
d’un piccolo sapere.
So ch’è imprudente il tuo sonno
alle mie veglie.. io sono un uomo
che t’ha sfregiato il volto
e so che non merito perdono-
Ma tu sei Gaia- ovvero Terra
intelligenza di zolle- pane oltre l’argilla
e fai spuntare fiori su ogni mio errore.
E’ inutile suggerirti un’altra luce
non c’è nulla – Gea -ch’io possa insegnarti
il cielo non ha maestri
sotto il suo arco.
(Virginia Murru)
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