(
Adnkronos) – “Ti giuro su mio nonno che questa volta non la passi liscia”; “Fai schifo”; “Questa volta ammazzo te e le tue figlie come un cane”.E’ solo l’epilogo di insulti, vessazioni e minacce all’indirizzo della compagna.
Un’escalation di maltrattamenti verbali e fisiche, anche davanti alle due bambine, prolungati nel tempo, anni, fino all’ultima aggressione mercoledì e la decisione della donna di denunciarlo alla Polizia.Lui è Armando Casamonica, 33 anni, appartenente al clan sinti di stanza alla periferia sud di Roma, conosciuto dalle forze dell’ordine per reati di droga e truffa, finito in manette per maltrattamenti in famiglia e trasferito in carcere.
Mentre la compagna, con le due bimbe, sono state affidate a una struttura protetta.La notizia è stata riportata dal Messaggero. “Ci siamo conosciuti nel 2020 tramite Facebook.
Vivevo all’estero e dopo alcuni mesi ci siamo innamorati e mi sono trasferita con le mie figlie a casa sua”, racconta la vittima.In pochi mesi però la relazione diventa violenta e burrascosa, la donna viene isolati per attacchi di gelosia da parte di Casamonica.
Nemmeno un breve periodo di separazione riesce a cambiare le cose.Tornati insieme, mercoledì la donna scopre messaggi compromettenti sul cellulare del compagno al quale chiede spiegazioni.
Lui reagisce spingendola contro il muro.Quindi lei riesce a fuggire insieme alle bambine ha riferito.
Una fuga che si è conclusa con la chiamata alla Polizia.Raccolta la denuncia, gli agenti hanno quindi eseguito l’arresto a carico del 33enne. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)