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HAILANDIA – Le operazioni per portare in salvo i ragazzi intrappolati nelle grotte sono sospese nella notte per rifornimenti d’ossigeno e nuovi preparativi. Forti piogge si sono abbattute sulla regione, aumentando i rischi di una “guerra contro acqua e tempo”. Una squadra di 13 sub stranieri e cinque thai guiderà il resto del gruppo dei sopravvissuti in superficie.
Chiang Rai (AsiaNews/Agenzie) – Otto dei ragazzi intrappolati dal 23 giugno nelle grotte allagate di Tham Luang attendono con il loro allenatore la ripresa delle operazioni di salvataggio, un giorno dopo che i primi quattro del gruppo sono stati portati sani e salvi in ospedale.
L’audace manovra per riportare in superficie i ragazzi, tutti di età compresa tra gli 11 ed i 16 anni, è stata sospesa dal capo missione ieri notte: erano necessari rifornimenti di ossigeno e nuovi preparativi, che richiederebbero almeno 10 ore.
Le autorità riferiscono che i sommozzatori hanno dovuto tenere i ragazzi vicino ai propri corpi per portarli fuori ed ognuno doveva indossare una maschera di ossigeno. Forti acquazzoni si sono abbattuti durante tutta la notte sulla provincia di Chiang Rai, aumentando i rischi di quella che è stata definita una “guerra contro acqua e tempo”.
Sono 13 i sub stranieri e cinque i membri dell’unità SEAL della Marina thai che costituiscono la squadra di salvataggio principale. Essa ha il compito di guidare i ragazzi verso la salvezza attraverso gli stretti passaggi, molti dei quali sommersi, che tre giorni fa hanno reclamato la vita di un ex sommozzatore delle Forze armate. Alcuni dei ragazzi non sono nuotatori e nessuno ha esperienza di immersioni subacquee.
Il capo della missione di salvataggio, Narongsak Osottanakorn, ha annunciato ieri sera che i primi quattro bambini sono stati portati in salvo. Ancora oggi non vi sono ulteriori dettagli ufficiali sulla loro identità o sulla loro condizione medica.
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