Thailandia, la corsa alla salvezza dei 12 ragazzi imprigionati nella grotta
Sono state stimate 11 ore di tragitto di andata e ritorno per percorrere la grotta e portare finalmente alla luce i 12 ragazzi dopo ormai oltre 10 giorni di prigionia.
A
comunicare questa sconvolgente notizia sono i soccorritori che hanno percorso la grotta avanti e indietro in questi giorni.
La distanza fra i ragazzi e l’esterno è di 4 chilometri, alcuni tratti sono però sommersi dalle acque piovane.
Sembra ormai improbabile che l’intero percorso sia sgomberato dall’acqua nel weekend, infatti nella zona sono previste altre violente precipitazioni.
I soccorritori, vista la difficoltà che i ragazzi indeboliti potrebbero avere, sono alla ricerca di un’uscita secondaria di cui ancora non se ne conosce l’esistenza.
Il primo chilometro e mezzo della grotta Tham Luang è quasi asciutto, ma i successivi due chilometri rimangono sommersi in alcuni punti fino al soffitto.
Si cerca comunque di estrarre più acqua possibile dalla grotta, in modo da scongiurare gli enormi rischi di una prolungata immersione per ragazzi debilitati che non sanno nemmeno nuotare.
I soccorritori sono però preoccupati per l’arrivo imminente delle piogge, le cui acque potrebbero tornare ad allagare le cavità ora asciugate dall’azione delle pompe e dalle deviazioni ad alcuni ruscelli che alimentano il flusso d’acqua nella grotta.
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