I 2 ras del rione Moscarella, Luciano e luigi Polito, sono stati scarcerati: entrambi sono ancora sotto processo e rischiano una pena a 30 anni di reclusione.
“Terzo Sistema”: scarcerati Luciano e Luigi Polito
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ei giorni scorsi i giudici hanno concesso la scarcerazione a Luigi e Luciano Polito.
I 2 ras del rione Moscarella, per la magistratura, sarebbero i 2 finanziatori del cosiddetto “Terzo Sistema”.
Il sodalizio è stato messo in piedi da Raffaele Polito (fratello di Luciano e figlio di Salvatore, ucciso nel 2012) e Silverio Onorato (figlio di Michele ‘o Pimontes, tornato in libertà a marzo) che ,da come si legge dalle motivazioni della sentenza di primo grado che hanno portato alla condanna a 13 anni per i capi dell’organizzazione criminale, avevano un solo obiettivo: “creare un clan autonomo rispetto ai Cesarano e ai D’Alessandro.”
Ma andiamo con ordine e ripercorriamo la storia…
Silverio Onorato e Raffaele Polito avevano un piano ben delineato: iniziare a spacciare, armarsi e creare una nuovo sodalizio criminale indipendente dai Cesarano e dai D’Alessandro.
L’attività principale, appunto, era il traffico di droga e i canali di rifornimento erano del Casertano e Pugliesi.
Le zone di spaccio di influenza del clan di Moscarella pian piano si allargarono fino a Santa Maria La Carità, dove alcuni affiliati, grazie all’aiuto di alcuni fiancheggiatori, aprirono una piazza di spaccio, invadendo, di conseguenza, anche i confini dei clan rivali, in particolare dei “vicini” Imparato del rione Savorito, storici alleati dei D’Alessandro. (clicca e leggi l’articolo).
La tensione cominciò a salire e il nascente clan, con i primi ricavi provenienti dalla vendita di stupefacenti, iniziò ad armarsi per iniziare una faida contro le 2 storiche consorterie stabiesi.
Ciò si apprende anche da alcune intercettazioni telefoniche nelle quali si evince che i 2 pregiudicati non avessero alcuna soggezione nei confronti del boss Vincenzo Cesarano, detto o’Musone.
Il tutto fu bloccato tempestivamente dalle forze dell’ordine che smantellarono il nascente sodalizio.
Nel Gennaio 2021, i carabinieri, guidati dal Capitano Carlo Venturini, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, arrestarono 17 persone ognuna ritenuta partecipe a vario titolo del “Terzo Sistema” (tra I 17 Anche Luigi e Luciano Polito, rispettivamente zio e fratello di Raffaele)
I carabinieri ritrovarono in un’abitazione un vero e proprio arsenale di guerra composto da 10 pistole clandestine (prive di matricola o con matricola abrasa o punzonata), 2 kalashnikov e oltre 500 munizioni di vario calibro, il tutto accompagnato da una notevole quantità di stupefacenti quantificati in un valore economico di 250mila euro.
Il processo…
Mentre Raffaele Polito e Silvero Onorato hanno incassato una condanna a 13 anni con rito abbreviato, Luciano e Luigi Polito e Adelina Donnarumma sono alla sbarra per un processo parallelo che li vede imputati come i finanziatori del clan di Moscarella.
Lo scontro che vede da una parte il PM Giuseppe Cimmarotta e dall’altra il collegio difensivo composto dagli avvocati Francesco Romano, Andrea Somma, Renato D’Antuono e Mariano Morelli, riguarda l’esistenza di un gruppo criminale finanziato da Luciano e Luigi Polito.
una condizione che ora è cambiata: infatti nelle motivazioni della sentenza che ha sancito la condanna ai 2 promotori del cosiddetto “Terzo Sistema” si legittima l’esistenza di un clan e conseguentemente l’esistenza dei finanziatori.
Il 7 aprile sono stati acquisiti dai giudici i verbali degli interrogatori di Silvero Onorato, che già ha negato di aver fatto affari con i Polito, e di Raffaele Polito.
Per Raffaele Polito, suo fratello Luciano, aveva messo anche da parte dei soldi per gestire un’attività di spaccio indipendente dalla sua.
Il 12 maggio è stata ascoltata la moglie di Luciano Polito.
Il test ha riferito alla corte che i 2 fratelli (Luciano e Raffaele) non avessero un buon rapporto.
La frattura sarebbe dovuta al fatto che Raffaele Polito usufruisse per i propri fini criminali, in compagnia dell’Onorato, di 2 garage in via Tavernola di loro proprietà.
Per la moglie, l’ira di Luciano sarebbe sorta dal rischio di, riferisce la moglie: “essere condannato per fatti in cui non c’entrasse nulla.”
Inoltre il marito avrebbe prestato circa 2mila euro a Silviero Onorato per l’acquisto di una lancia y.
L’accordo verbale, fatto in amicizia, prevedeva il saldo del prestito attraverso una rata mensile di 200 euro.
Denaro mai restituito, nonostante le pressioni fatte al fratello.
Altro fatto che giustificherebbe la probabile rottura tra i 2.
La prossima udienza è fissata per fine Giugno e alla quale dovranno comparire Luigi Polito e Adelina Donnarumma, agli arresti domiciliari, e Luciano Polito, ora ai domiciliari fuori regione.
Il quadro delle scarcerazioni
Le ennesime scarcerazioni eccellenti che aumentano il livello di tensione nelle strade della criminalità stabiesi e che si vanno ad aggiungere a quelle dei mesi scorsi.
Solo nel 2022 sono tornati in libertà 4 pezzi da 90 della camorra: Paolo Carolei, Michele Onorato, Pasquale D’Alessandro e Raffaele Di Somma.
Il rischio Faida è concreto dato che tra questi ci sono vecchi rancori.
le vendette potrebbero consumarsi nei prossimi mesi e Castellammare potrebbe ritrovarsi ad essere nuovamente il campo di battaglia dell’ennesima guerra di camorra.
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A cura di De Feo Michele / Redazione Campania
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