Il terremoto è avvenuto all’una e 52, nel Tirreno davanti a Campora San Giovanni, frazione di Amantea in provincia di Cosenza.
A
ll’una e 47 minuti di stanotte, nel Tirreno, davanti alla frazione del comune di Amantea in provincia di Cosenza, al confine con la provincia di Catanzaro, c’è stata una sequenza sismica ancora in corso. Si sono registrati oltre 10 terremoti, il più forte dei quali di magnitudo 3.9 all’1:52 con epicentro a 7 km da Nocera Terinese (Catanzaro) e Serra d’Aiello (Cosenza) e ipocentro a 33 km di profondità. Ci sono state repliche di anche di magnitudo 3.4 e 3.5 rispettivamente all’1:55 e alle 2:02. Non si segnalano al momento danni a persone o cose.
I terremoti sono stati avvertiti sulla costa ma anche nelle zone interne. A Cosenza, a Rende, a Castrovillari, a Lamezia e persino a Catanzaro tanta gente è stata svegliata dai ripetuti scuotimenti.
Negli ultimi tempi si sono registrati diversi terremoti, seppure di intensità contenuta, nella Calabria specialmente occidentale, quella che si affaccia sul Tirreno. Si rammenta come nel 1783, il cosiddetto terremoto della Calabria meridionale del 1783 (anche denominato terremoto di Reggio e Messina), raccontano le cronache dell’epoca, fu anticipato da un intenso sciame sismico che colpì l’area dello Stretto di Messina e la Calabria meridionale, culminando con 5 forti scosse, superiori a Mw 5,9, tra il 5 febbraio e il 28 marzo 1783. All’epoca tuttavia non c’erano le conoscenze scientifiche e i monitoraggi professionali e strumentati.
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