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a scossa di magnitudo 4.6 con epicentro a 11 Km da Ravenna seguita da altre di minore intensità è stata avvertita in tutto il Nord Est. Molta paura in Emilia Romagna, Veneto, e Friuli, molte le chiamate ai vigili del fuoco ma al momento non si segnalano grossi danni.
Il sindaco di Ravenna Michele De Pascale, in una nota, fa sapere che ha attivato il Centro operativo comunale: “Tutte le scuole di ogni ordine e grado, dai nidi all’università, saranno chiuse in maniera precauzionale, per consentire i controlli su tutti i circa 90 plessi del nostro comune”.
“Al momento si segnalano danni di lieve entità e non sono pervenute richieste di soccorso. Sono in corso verifiche strutturali sulle situazioni segnalate”.
“Stante l’entità dell’evento sismico, che risulta il maggiore in termine di intensità registrato negli ultimi trent’anni, in maniera precauzionale verranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, dai nidi all’università. Nel corso della giornata verranno effettuati controlli su tutti i circa 90 plessi del nostro comune. I titolari di strutture private dovranno controllare lo stato degli edifici e darne comunicazione alla Polizia locale e all’Area istruzione e infanzia del Comune di Ravenna”.
Negli altri comuni della Romagna, più lontani dall’epicentro, le scuole resteranno aperte, come ha detto il sindaco di Cervia, Luca Coffari.
La Protezione civile spiega che l’evento ha avuto epicentro tra i comuni di Ravenna, Cervia e Cesenatico (FC) ed è stato avvertito dalla popolazione. Dalle prime verifiche effettuate, aggiungono dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile, non risultano danni a persone o cose.
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