P
oco meno di un mese fa, alcune “testate giornalistiche” leccesi accusarono la Juve Stabia di presunti aiuti arbitrali a favore dopo il rigore concesso a Ripa in occasione di Juve Stabia- Cosenza al Menti. Le suddette testate indicarono i gialloblu come la stra favorita del campionato proprio grazie a questi presunti aiuti da parte degli arbitri, sbandierando ai quattro venti di come le terne arbitrali favoriscano le campane in lotta per la promozione (chiaro riferimento al Benevento, ndr). Evidentemente spendere milioni di euro per anni e anni senza riuscire mai a vincere il campionato e a tornare in serie B deve aver offuscato la vista e la mente al giornalismo, e non solo, in terra salentina. Partecipare alle competizioni da favorita senza mai vincere deve aver provocato degli isterismi che si vogliono sfogare attaccando, ingiustamente, gli altri. Voler far passare come “grande vittoria” quella di ieri sera del Lecce a Taranto con un GOL REGOLARISSIMO non concesso agli ionici è sintomo di scarsa professionalità e di malafede. Noi stabiesi, però, siamo signori. Non attacchiamo gli altri e guardiamo in casa nostra ma sappiamo difenderci da questi attacchi gratuiti e inopportuni. Inoltre, in occasione di Juve Stabia- Lecce di una settimana fa, nella probabile formazione stabiese furono inseriti alcuni nomi errati e talvolta impronunciabili dei giocatori stabiesi, quasi a voler sbeffeggiare l’avversario. Anche in occasione del blitz leccese al Menti ci sono state alcune defezioni da parte dell’arbitro ma sicuramente non ci siamo appigliati a questi per giustificare una sconfitta. Se alla fine il Lecce dovesse riuscire a vincere il campionato, con merito, noi ci inchineremo. Fino ad allora noi esprimiamo massima solidarietà al Taranto e ai tarantini che hanno subìto uno scippo del genere in un sentito derby. Anche noi ci siamo passati in prima persona con il gol annullato a Gomez al 119′ in quel di Bassano ai play off di due stagioni fa. Per noi è stato sicuramente più duro digerire e ripartite perchè quel gol regolare non concesso fu un rubare alle vespe il sogno chiamato Serie B, un sogno che si poteva realizzare grazie alla grinta, al coraggio e alla caparbietà. Non certamente con gli aiuti arbitrali. Come fanno gli altri…