Il killer di Barcellona Younes Abouyaaqoub è stato abbattuto dalla polizia catalana a Subirats: dopo le indiscrezioni della tv pubblica Rtve, la conferma arriva dall’agenzia spagnola Efe che cita fonti dell’antiterrorismo. Le stesse fonti hanno aggiunto che Abouyaaqoub indossava una cintura esplosiva
Il killer della Rambla è stato ucciso. Secondo i media spagnoli, Younes Abouyaaquoub, l’autore materiale dell’attentato di Barcellona, è stato ucciso dalla polizia in uno scontro a fuoco. La Vanguardia inizialmente ha annunciato l’arresto del killer nella località di Sant Sadurní d’Anoia. Poi, ha reso noto che il 22enne è stato ucciso dalle forze dell’ordine. Abouyaaquoub sarebbe stato notato da una donna verso le 13. La signora avrebbe chiesto al giovane cosa stesse facendo e il ricercato sarebbe fuggito in direzione della campagna. All’arrivo della polizia, il sospetto avrebbe mostrato una cintura esplosiva e sarebbe stato colpito a morte.
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er El Pais, Abouyaaquoub sarebbe stato ucciso a Subirats, località a 50 chilometri da Barcellona e a una decina da Sant Sadurní d’Anoia. I Mossos, la polizia catalana, attraverso il proprio profilo Twitter hanno comunicato che è stato ucciso un individuo che “al corpo portava quella che sembra una cintura esplosiva”. Secondo quanto riporta El Pais, l’uomo avrebbe urlato ‘Allah è grande!’ durante lo scontro con le forze dell’ordine. In base alle informazioni fornite da fonti di polizia citate al quotidiano, l’uomo avrebbe “le caratteristiche di Abouyaaqoub”. Secondo l’emittente Rtve, che cita fonti investigative, sarebbe proprio il 22enne marocchino.
Uno degli arrestati della cellula jihadista che ha colpito Barcellona sta collaborando con gli inquirenti fornendo nomi e movimenti del commando e sul ruolo chiave dell’imam Abdel Baki Essati. E’ quanto rivela stamane Repubblica. “L’uomo – scrive il quotidiano – si chiama Mohamed Houli Chemlal, ha 21 anni, è originario di Melilla ed è l’unico sopravvissuto all’esplosione del covo della cellula ad Alcanar”. Secondo quanto riferisce Repubblica, “solo Mohamed sapeva chi e quanti uomini fossero all’interno di quella casa al momento dell’esplosione. Solo lui era in grado di ricordare che fossero tre, oltre a lui. Al punto da indirizzare il lavoro della Scientifica tra cumuli di macerie e lamiere di bombole divelte (ne erano state ammassate 120) alla ricerca di ciò che restava di brandelli carbonizzati appartenenti, appunto, a tre corpi diversi. Di cui Mohamed ricorda bene l’identità, tanto da far dire ufficialmente alla Polizia catalana che già ora, nonostante non siano stati ancora completati gli esami del Dna, almeno due dei tre uomini attualmente ricercati, sono sicuramente ciò che resta dei resti umani trovati ad Alcanar”. “Per tre giorni – prosegue ancora il quotidiano che cita una qualificata fonte di Intelligence – la collaborazione di Chemlal è stato uno dei segreti meglio custoditi dall’indagine. Al punto che, per oltre 36 ore, nonostante figurasse tra gli arrestati, non era stata rivelata neppure la sua identità. Ora, quel segreto cade e, domani, martedì, comparirà a Madrid di fronte ai giudici istruttori antiterrorismo dell’Audienca Nacional assieme agli altri arrestati perché i suoi verbali di polizia entrino formalmente nel fascicolo dell’indagine sulla strage della Rambla”.
Sta per partire da Roma, dall’aeroporto di Pratica di Mare, l’aereo militare predisposto dall’Unità di Crisi della Farnesina che porterà in Italia le salme di due delle tre vittime italiane dell’attentato a Barcellona: Luca Russo e Bruno Gulotta. Lo si apprende da fonti della Farnesina. Le procedure di rientro, sottolineano le stesse fonti, hanno avuto un’accelerazione anche grazie alla missione del ministro degli Esteri Angelino Alfano ieri a Barcellona. Durante la missione, il ministro ha incontrato, oltre al suo omologo – il ministro spagnolo Dastis – le famiglie delle vittime e ha fatto visita alla connazionale ferita, Marta Scomazzon. Il Boeing dell’Aeronautica militare, secondo quanto si è appreso, dovrebbe decollare da Pratica di Mare poco dopo le 18.30 per rientrare a Roma, a Ciampino (e non a Pratica, come si era appreso in un primo momento) intorno alle 23.30. Poi le salme verranno trasferite al policlinico Gemelli per l’esame disposto dalla procura. Quindi nuovo trasferimento a Ciampino e partenza per Verona
redazione/ansa/adnkronos
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