Aveva già violentato una donna nel 1997, nel 2004 aveva tentato un’altra violenza sessuale ed era ancora in carcere per reati che vanno dalla rapina alla ricettazione alla truffa.
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l 6 ottobre scorso, il pregiudicato barese 53enne Cosimo Damiano Panza, ottiene da un Giudice un “permesso premio”. Giusto il tempo per rapinare e violentare una dipendente di un’associazione con sede nel centro di Bari ed ieri, al termine di una rapida indagine, i carabinieri gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare per i reati di sequestro di persona, rapina aggravata, violenza sessuale, porto abusivo d’arma e furto.
L’uomo era rientrato nel carcere di Lecce come se nulla fosse accaduto, dove gli è stato notificato il provvedimento cautelare a firma del Gip Francesco Pellecchia.
Il serial killer dello stupro stando alla denunzia della vittima, e alle successive indagini dei carabinieri, si sarebbe introdotto in pieno giorno nell’ufficio con una scusa, poi estratto dalla tasca un coltello, l’avrebbe costretta a seguirlo in bagno, e sotto la minaccia della stessa arma, avrebbe abusato di lei.
“L’uomo” ha agito con rapidità e spietatezza, dando atto di possedere una personalità spregevole, depravata, scellerata, incline alla violenza e alla sopraffazione.
E’ lecito chiedersi quando otterra’ un’altro permesso?
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