L’affitto di una casa, o di un posto letto per gli studenti fuori sede, rappresenta un problema non solo per questi, ma anche per le famiglie e le università.
Studenti fuori sede e il problema dell‘affitto di una casa
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L’affitto delle case e dei posti letto per gli studenti fuori sede è diventato sempre più costoso negli ultimi anni, creando difficoltà finanziarie per molti studenti e le loro famiglie.
Nel seguente articolo, esploreremo le ragioni principali che contribuiscono a questi costi elevati, come l’aumento della domanda di alloggi da parte degli studenti, la scarsità dell’offerta e l’influenza del mercato immobiliare.
Inoltre, proporremo alcune soluzioni che potrebbero contribuire a risolvere questo problema, come l’incremento della costruzione di residenze universitarie, l’implementazione di politiche di controllo degli affitti e l’incentivazione delle collaborazioni tra università e proprietari di immobili.
La scarsità degli alloggi disponibili:
Una delle cause principali del costo degli affitti per gli studenti è la scarsità degli alloggi disponibili.
L’aumento degli iscritti alle università ha portato ad un notevole aumento della domanda di alloggi, ma non tutti i comuni e le città universitarie sono pronti a rispondere a questa domanda con una sufficiente offerta di alloggi.
Questo crea una situazione in cui la domanda supera l’offerta, permettendo ai proprietari di alloggi di aumentare i prezzi.
Di conseguenza, in molte città universitarie, gli studenti si trovano costretti a cercare un’abitazione al di fuori del campus o addirittura della città limitrofa.
Scelte di mercato:
Il mercato immobiliare gioca un ruolo significativo nella determinazione dei costi dell’affitto.
Se il mercato immobiliare di una determinata area è in crescita, i prezzi degli alloggi aumentano automaticamente.
Molti proprietari di immobili preferiscono affittare le loro proprietà a famiglie o professionisti, poiché spesso possono ottenere maggiori guadagni da queste tipologie di affitto.
Di conseguenza, la disponibilità di alloggi per studenti è limitata, il che porta ad un aumento dei prezzi.
Il peso dei costi aggiuntivi
In secondo luogo, i prezzi degli affitti per gli studenti sono spesso influenzati dai costi delle utenze domestiche e dei servizi di manutenzione.
Spesso, per esempio, gli studenti si trovano costretti a pagare bollette per la luce, l’acqua e il gas anche se vivono in una stanza singola in un appartamento condiviso o in una residenza universitaria.
In aggiunta a questo, possono essere richiesti costi aggiuntivi per la manutenzione degli spazi comuni come bagni, cucine o sale studio.
Ed ancora: le spese di trasporto
Inoltre, molti studenti provenienti da fuori sede devono anche affrontare i costi di trasporto pubblico o delle auto private per andare all’università o sul posto di lavoro.
Questi costi possono essere molto elevati, in particolare se gli studenti si trovano costretti a vivere in zone periferiche o in città più grandi dove il traffico è congestionato.
Possibili soluzioni paventate ma mai realizzate
Per affrontare il problema dei costi elevati dell’affitto delle case e dei posti letto per gli studenti fuori sede, una possibile soluzione è l’incremento della costruzione di residenze universitarie e mettere mano all’incrementarsi dei B&B.
Le residenze universitarie potrebbero offrire alloggi convenienti e adeguati alle esigenze degli studenti, riducendo la domanda di alloggi privati e potenzialmente abbassando i prezzi anche per le altre locazioni.
La regolamentazione dei B&B potrebbe intervenire sul proliferare degli stessi, soprattutto nelle grandi città peraltro universitarie, per far sì che una gestione B&B di appartamenti sia assoggettata a controlli e regole abitative e di servizi ben diversi dall’affitto ad uno studente e per lungo periodo.