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Stress da cattedra: difficile insegnare e difendersi da botte e querele

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Stress da cattedra, allarme in tutta Europa. Ma l’Italia fa finta che non esista

Stress da cattedra – A seguire riportiamo l’amara lettera di una insegnante che si sfoga con Vittorio Lodolo d’Oria*, massimo esperto italiano di burnout degli insegnanti.

In essa la docente spiega tutta la sua amara vicenda evidenziano così quello che ovunque, in tutta Europa, è ormai fonte di allarme e ben conosciuto come “Stress da Cattedra”. Solo jn Italia lo si ignora e si fa finta di niente.

Stress da cattedra: il difficile lavoro d’insegnare e difendersi da botte e querele

Eccovi la lettera/sfogo della docente:

Sono una docente con 30 anni di insegnamento senza demerito alcuno (anzi) quando vengo denunciata per “diffamazione aggravata” nel marzo 2014 da una mia studentessa per averle comminato una nota disciplinare sul registro elettronico in cui definisco il comportamento della ragazza “estremamente maleducato”.

Inizia per me un incubo: dimagrisco, perdo capelli, perdo il sonno, finisco in ospedale per sospetto attacco cardiaco (era “solo” un attacco di panico); l’incubo finisce 13 mesi dopo con archiviazione del caso da parte di un magistrato che non solo ritiene infondata la notizia di reato, ma che ritiene la mia condotta “estrinsecazione dei doveri di insegnante/educatrice”. Intanto, la prof continua a lavorare come se niente fosse: nessuno sapeva della sua avventura. Né gli alunni, né i colleghi. Solo il dirigente scolastico ne era al corrente.

Io non volevo crederci, mi sembrava di vivere in un film. Soprattutto bisognerebbe sapere che il registro elettronico è ritenuto “pubblico” anche se l’accesso alla propria pagina è agibile solo con password. Se si fosse trattato veramente di diffamazione, sarebbe stata “aggravata” (e quindi penalmente perseguibile) proprio perché considerata equivalente a quella “a mezzo stampa”.

*Vittorio Lodolo D’Oria è un medico che, nel 2004, faceva parte della commissione medica che rilasciava i certificati di idoneità al lavoro in provincia di Milano. D’Oria si accorse che l’incidenza della patologia psichiatrica tra i docenti era superiore a quella di qualsiasi altra categoria

vivicentro.it/OPINIONI (lettere)

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