Si stavano separando due genitori di figli maggiorenni abitanti a Castelvetrano (TP). Lui prima strangola la moglie e poi si suicida con un coltello.
La coppia, Rosalia Lagumina, casalinga di 48 anni, e Luigi «Gino» Damiani, idraulico di 60 anni, sono stati trovati morti in una abitazione di via Alcide De Gasperi, a Castelvetrano in provincia di Trapani, intorno alle 10 da parte dei vigili del fuoco che su richiesta dei Carabinieri sono intervenuti per aprire la porta della casa. La donna era stata strangolata dal marito che poi si è ucciso con un coltello.
Li hanno trovati l’uno sull’altra, morti, distesi sul letto della camera in cui da bambini dormivano i loro figli. Damiani non era andato al lavoro e il suo socio, preoccupato, aveva preso a chiamarlo al cellulare. Non ricevendo risposta, ha chiamato i delle persone che hanno trovato nel piazzale della casa le auto dei due coniugi parcheggiate. Temendo che fosse accaduto qualcosa, visto che la coppia non apriva la porta, hanno avvertito i pompieri. Damiani e la moglie erano morti da due ore.
Sembra che Damiani dopo avere strangolato la moglie sia andato a lavarsi le mani in bagno dove nel lavabo e nel bidet sono state trovate tracce di sangue, che sono state trovate pure su una porta. Poi l’uomo avrebbe preso un coltello con una lama molto lunga l’avrebbe incastrato nel braccio della moglie già morta e si sarebbe lasciato trafiggere gettandosi sulla lama, morendo a sua volta.
A
dduso Sebastiano
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