Strage sfiorata questa mattina a Gela (CL). Esplosa una bombola di gas su un furgone allestito per rivendita di polli allo spiedo. 14 feriti, 5 sono gravi.
Sale a 14 il bilancio dei feriti in seguito all’esplosione di una bombola di gas in una rivendita di polli allo spiedo allestita su un furgone nel mercatino che si svolge settimanalmente a Gela, in provincia di Caltanissetta, in via Madonna del Rosario, nei pressi nella stazione centrale. Cinque sono in gravi condizioni. I feriti sono stati trasportati all’ospedale Vittorio Emanuele di Gela, mentre quelli più gravi uno a Palermo e uno a Catania.
Sul posto sono intervenuti Polizia, Carabinieri, Vigili del fuoco, diverse ambulanze del 118 e due elisoccorso. Subito dopo l’esplosione, l’area sembrava una zona di guerra, con gente che fuggiva, grida disperate, fiamme e detriti dappertutto. Al momento dell’esplosione il mercato era molto affollato e poteva essere un massacro.
La bombola di gas sarebbe esplosa dopo avere preso fuoco, per cause ancora in fase di accertamento. L’incidente è avvenuto intorno a mezzogiorno quando il mercatino era particolarmente affollato. Alcuni testimoni hanno riferito di avere visto diverse persone fuggire con gli abiti in fiamme, prima di essere soccorse. La Procura di Gela ha aperto un’inchiesta per accertare le cause della sfiorata tragedia ed eventuali responsabilità.
L’opinione.
N
on è la prima volta e non sarà l’ultima che, purtroppo, una bombola del gas esplode facendo feriti, pure gravi e a volte anche morti. Può accadere, come tutto può succedere, ma è anche notorio e sotto gli occhi di chi può e vuole vedere (e dovrebbe vedere) che non ci sono controlli sia sugli impianti di gas, caldaie, installazione di bombole e ricarica di queste ultime. Anche perché con l’abolizione delle Provincie che erano i controllori di questi impianti, non si comprende chi si è sostituito in queste verifiche. S’improvvisano nel frattempo tutti tecnici ed esperti pensando che basta mettere un condotto ed avvitare qualche serratubo, stringicavo, fascetta e il tutto è fatto. Anche gli amministratori di condominio non acquisiscono in modo scadenzato la revisione di caldaie e quant’altro da parte dei propri condomini. Figurarsi all’interno di occasionali mercati rionali. In questo vuoto e assenza di controllo s’inserisce un mercato nero di fornitori di bombole che caricano non si capisce neanche dove, ma soprattutto si vedono privati che vanno in giro con la bombola a farsela sostituire oppure a caricarla, spesso anche lasciandola pericolosamente incustodita dove capita appena finiscono di usarla.
Adduso Sebastiano
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