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Strage di Bologna : «Le mele marce dello Stato» e lo struggente racconto dei coniugi Agostino

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Ieri 2 agosto 2017, alla comunale Villa Ragno di Santa Teresa di Riva (ME), c’è stato un dibattito in ricordo della Strage di Bologna avvenuta 37 anni addietro (e per la quale sono stati condannati dei membri del gruppo di estrema destra Nuclei Armati Rivoluzionari), organizzato dall’Associazione Onofrio Zappalà, quest’ultimo giovane di Sant’Alessio Siculo (ME) emigrato a Bologna per lavoro, che quel fatidico giorno si trovava alla stazione dei treni con la nuova divisa da ferroviere e in attesa della fidanzata, quando scoppio la bomba che uccise insieme a lui altre 84 persone e 200 feriti.
Al dibattito ha partecipato la dr.ssa Agnese Moro, figlia di Aldo Moro (ucciso dalle Brigate Rosse il 9 maggio del 1978 in via Caetani a Roma) e i coniugi Vincenzo e Augusta Agostino.
Quando i genitori Agostino hanno raccontato la drammatica vicissitudine dell’uccisione, sotto i loro occhi, in quel 5 agosto del 1989 a Villagrazia di Carini, del figlio poliziotto Nino, insieme alla giovane nuora Ida Castellucci incinta di cinque mesi, è calato tra il pubblico un silenzio tombale, tanto erano struggenti le loro parole.
I fatti esposti erano così dolorosamente reali da inchiodare chiunque ascoltasse.
Un tema del loro tragico racconto si potrebbe titolare “Le mele marce dello Stato”.
Ancora oggi attendono Verità e Giustizia.
Qui di seguito un link dell’intervento dei coniugi Agostino. Il link è tratto dalla pagina pubblica facebook di una persona presente al dibattito https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1635306759821303&id=373704539314871
Adduso Sebastiano

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