In primo piano le elezioni americane di midterm: i democratici si riprendono la camera ma i repubblicani avanzano al Senato.
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essun Tsunami democratico alle elezioni di midterm, ma il presidente americano Trump perde comunque un ramo del congresso, la camera, rafforzando al contempo la presa sul Senato, questo è il verdetto di un elettorato che peserà molto sui prossimi due anni del magnate alla Casa Bianca, Trump avrà infatti le mani legate al congresso sulle riforme più importanti e le prime pagine dei quotidiani americani riflettono già questa atmosfera. Su tutte, il Wall Street Journal che titola: voto spaccato. Le ultime proiezioni parlano di 216 seggi democratici alla camera, un incremento di 26, e 192 repubblicani, mentre al Senato i repubblicani ne conquistano tre e consolidano la maggioranza a quota 51 contro 44 senatori democratici. Decisive per il partito dell’elefante le vittorie in Indiana, Texas, e Nord Dakota. Da segnalare il record di donne elette alla camera. Sul fronte dei governatori i repubblicani vincono per un soffio la Florida, la Spuntano in Ohio, ma i democratici conquistano cinque stati incamerando Illinois, Minnesota e Colorado.
In un Tweet Trump vede il bicchiere mezzo pieno. “Un enorme successo” scrive, e ringrazia tutti.
La storica lider Democratica alla camera, Nancy Pelosi, sottolinea invece come questo risultato ripristini contrappesi costituzionali all’amministrazione Trump mentre l’astro nascente Democratico Beto O’Rourke raggiunge il 48% alle elezioni per il Senato in Texas, ma sfiora solamente una clamorosa Vittoria sul Repubblicano Ted Cruz.
Nel discorso di ammissione della sconfitta, caricando i suoi supporter, Beto ha detto: “I nostri giorni migliori sono davanti a noi!”, poi ha incoraggiato i politici a scrivere leggi ispirate dalla fiducia, non dalla paura.
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