Quando in una Repubblica democratica vengono in conflitto alcuni poteri preposti alla difesa delle Istituzioni, è normale che anche i cittadini possano entrare in uno “Stato” confusionale.
P
omo della discordia fra il Ministro degli Interni Matteo Salvini e il Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, è stata la sosta forzata sulla Diciotti, una nave della nostra guardia costiera, di 177 profughi.
Punti Chiave Articolo
A Salvini e al capo del gabinetto del Viminale, Matteo Piantedosi sono stati contestate 3 gravi imputazioni:
- Sequestro di persona
- Arresto illegale
- Abuso D’Ufficio
Gli atti verranno trasmessi mercoledì prossimo al Tribunale di Palermo, poi saranno i 3 giudici a decidere se archiviare le richieste dei colleghi agrigentini, o mandare gli atti al Tribunale dei Ministri.
Il collegio è composto dai magistrati (estratti a sorte*), Fabio Pilato, Filippo Serio, e Giuseppe Sidoti, che dovranno decidere entro 90 giorni, se nel trattenere a bordo della Diciotti, i migranti, siano stati commessi dei reati.
ndr: estratti a sorte*, e questo dovrebbe bastare a mettere la sordina a quanti, di volta e in volta e sempre “pro domo loro”, parlano di Giudici Rossi, Neri, Gialli, Verdi e via di seguito a secondo della LORO convenienza.
Se si riscontrassero, tutto il fascicolo con le relative richieste, verrà trasmesso al Consiglio dei Ministri della Capitale, visto che Matteo Salvini è un Senatore.
Per il Capo del gabinetto del Viminale si userebbe stessa procedura.
Ogni giorno in Italia vi è un problema nuovo, questo caso è al centro dell’attenzione non solo in Italia, ma in tutta la Comunità Europea. I battibecchi del nostro Governo nei confronti della UE, stanno toccando punti di rottura mai raggiunti in questi ultimi anni. Le bordate non sono mancate e neppure le minacce che l’Italia possa chiudere i rubinetti dei 20 miliardi annui mandati alla Comunità europea
L’Italia finirà come la Brexit? Visti i presupposti, siamo già sulla buona strada, i nostri concittadini? Sembra che non vedamo altro che il buio oltre i nostri confini.
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