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STABIA (NA) – Avvisi di accertamento TASI 2014: importi non dovuti

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Il consigliere Sica denuncia che la Soget SpA sta inviando lettere inesatte contestando il mancato pagamento di una quota della TASI relativa all’anno 2014.

Stabia (NA) – Avvisi di accertamento TASI 2014: importi non dovuti

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n questi giorni molti cittadini stabiesi, aprendo la cassetta della posta, hanno avuto la sgradevole sorpresa di trovarvi una lettera della Soget Spa, la società che gestisce la riscossione dei tributi a Castellammare, che contestava loro il mancato pagamento di una quota della TASI relativa all’anno 2014.

Nella stragrande maggioranza dei casi, però, le contestazioni sono illegittime, in quanto i contribuenti a cui erano state indirizzate ne avevano già pagato tutte le quote relative. A coloro che si sono recati presso gli sportelli della Soget per chiarire l’equivoco, è stato detto che si è trattato di un’errata applicazione della tariffa.

Ma che cos’è la TASI e chi la paga?

La TASI è l’imposta comunale per i servizi cosiddetti “indivisibili”, cioè quelli fruiti da tutti i residenti del comune, come l’illuminazione pubblica, la sicurezza, la manutenzione delle strade, l’anagrafe, ecc.

TASI è l’acronimo di Tariffa sui Servizi Indivisibili ed è stata istituita con il comma 639 della Legge di Stabilità per il 2014. Devono pagarla sia il proprietario che il detentore dell’immobile, secondo aliquote e quote stabilite dal comune.
Dal 2016 questa imposta non è più dovuta sulle abitazioni principali. Nel caso di un immobile dato in uso a familiari o affittato, quando il soggetto che lo detiene lo utilizza come abitazione principale, la TASI è pagata solo dal possessore.

Tornando agli avvisi di accertamento, si è trattato di un’errata applicazione, una “svista burocratica” che però comporta disagi notevoli per i cittadini stabiesi interessati, anche quando possono esibire la ricevuta di pagamento.
Disagi come quello di recarsi presso gli uffici della società, affrontando il traffico, e fare lunghe code agli sportelli. Non tutti possono permetterselo e molti, probabilmente anche per mancanza di tempo, pagheranno somme non dovute.

Ma come mai la Soget commette simili errori?

A chiarirci le idee, il Consigliere comunale Avv. Ernesto Sica che ha denunciato sui Social questo problema.

“Anche se la Soget dispone di validi strumenti per verificare a chi un immobile appartenga e quanto abbiano versato i proprietari, – sottolinea il Consigliere comunale – un errore frequente che commette, quando gli immobili sono in comunione legale dei beni tra due coniugi e uno dei due ne ha già pagato l’intero importo, è quello di chiederne la metà all’altro coniuge”.

“Invito la Soget a prestare maggiore attenzione – afferma l’Avv. Sica – in quanto non tutti i cittadini sono in grado di documentare i versamenti effettuati e molti saranno costretti a rivolgersi (a pagamento) a Caf o professionisti, per dei controlli che invece potrebbero essere fatti d’ufficio dalla Soget stessa. Non pochi poi, probabilmente per imperizia, pagheranno somme non dovute”.

Adelaide Cesarano

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