SSC Napoli, il legale Grassani: “Cartellino rosso per cori discriminatori, ADL fa causa per scudetto 2018? Non scherza, ecco cosa gli ho sentito dire”
Il legale della SSC Napoli, Mattia Grassani, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Si Gonfia La Rete, in onda sule frequenze di Radio Marte:
Sui cori discriminatori Rizzoli ha detto che da regolamento dopo i tre annunci l’arbitro dovrà sospendere la partita: “Prendiamo atto della manifestazione d’intenti e dell’interpretazione rigorosa della norma in merito al più odioso delle situazioni da stadio. Ora ci aspettiamo che la scansione di annunci e sospensione vengano applicate in caso si verifichino comportamenti discriminatori. Ma bisognerebbe intervenire in maniera più drastica: questo tipo di comportamenti non possono entrare negli stadi. Su materiale pirotecnico e striscioni discriminatori sono state fatte delle vere e proprie guerre, c’è un filtro fuori allo stadio: mi spiegate perchè non si può risolvere anche questo problema? Come quando l’arbitro viene colpito fisicamente, si sospende la gara e si va a casa, potrebbe essere adottato uno strumento che travolgerebbe questi comportamenti: al verificarsi del primo coro discriminatorio la partita viene sospesa, non si riprenderà più e la squadra responsabile perde a tavolino.
Su Atalanta-Napoli? “Speriamo che la partita si svolga in totale rispetto. Se i cori ci saranno, spero che siano cori di beffa e di sfottò. Se però ancora nel 2018, in Serie A, si verificano cori discriminatori… Ci sono tante variabili nelle riforme della giustizia sportiva, che si occupino anche dei cori razzisti e discriminatori. Il Napoli si aspetta che si veda applicata questa regola, come tutte le società. Questo tipo di evoluzioni dialettiche non devono entrare negli stadi, per non farle entrare ci vuole pugno fermo. Serve il ‘cartellino rosso’ a vita a chi si rende protagonista di questi cori, non è difficile arrivare ad una normativa civile.”
De Laurentiis ha detto che potrebbe fare causa per quanto accaduto l’anno scorso in Serie A: “Il presidente è un amabile provocatore, mette sul piatto tematiche che altri colleghi non sono così impertinenti dal rappresentare. Ma non credo che il presidente stesse solo scherzando, assolutamente. Posso dire che non ci sono incarichi tra me e lui per questo, ma l’ho sentito discutere di questo: il presidente ha molto a cuore la squadra, io pago un servizio, muovo l’economia, porto in giro i tifosi, svolgo funzione sociale, poi se non raggiungo il risultato meritato sul campo per arbitri, tecnologia ed altro, qualcuno mi deve rimborsare“.
Lascia un commento