NOTIZIE AS ROMA – E divorzio sia. Sì, perché Luciano Spalletti lo aveva detto in tempi non sospetti: “O vinco o me ne vado”. Ed ora che scudetto e Coppa Italia sono andate alla Juve e a Stoccolma per la finale di Europa League sono arrivate Manchester ed Ajax, non può far altro che mantenere fede a questa promessa. Il tecnico di Certaldo sembra ormai decisamente instradato sulla via di Milano, sponda nerazzurra, dove ad attenderlo c’è Walter Sabatini (diventato ufficialmente coordinatore tecnico delle squadre di Suning). All’Inter per lui un ingaggio più elevato e prospettive di competitività superiori rispetto a quanto prospettatogli dalla società di Pallotta. La Roma, dal canto suo, dopo aver fatto il possibile per cercare di evitare la separazione, è corsa ai ripari bloccando il tecnico del Sassuolo ed ex giocatore giallorosso dal ’99 al 2001 Eusebio Di Francesco. Il bouquet di partenza sembrava essere composto da Montella, Emery, Paulo Sousa e lo stesso Di Francesco, con l’ultimo che sembra aver scalato velocemente posizioni a addirittura si parla di un accordo imminente, semplicemente da formalizzare nei prossimi giorni. Voci di corridoio raccontano di un contratto biennale a 1,5 milioni più bonus per lui e di una clausola rescissoria di 3 milioni da pagare alla società di Squinzi. Se la piazza storce la bocca, convinta che l’ingaggio di Di Francesco sia un inequivocabile ridimensionamento delle aspirazioni di vittoria, la società è convinta di aver trovato il profilo giusto: un allenatore moderno, votato al gioco offensivo, in grado di valorizzare i giovani e che conosce già alla perfezione l’ambiente romano. Non si escludono sorprese al fotofinish, ma Di Francesco ad oggi è in pole con il pupillo Domenico Berardi che vorrebbe seguirlo nella capitale. A svelarlo è Il Corriere dello Sport oggi in edicola.
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laudia Demenica
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