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La Roma di Fonseca è chiamata stasera a confermare quanto di buono fatto nelle ultime gare,

u

na prova di maturità in una gara apparentemente semplice ma che nasconde numerose insidie.

Dopo tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro gare, con un modulo, il 3421, che ha ridato certezze ed equilibrio ai giallorossi, 9 gol fatti e 4 subiti, i capitolini devono confermare e consolidare il 5 posto, difenderlo da un Milan arrembante guidato dal sempreverde Zlatan Ibrahimovic. La Roma in questo anomalo campionato 2019/20 ha fatto 29 gol su 16 gare in trasferta, segnando un ottimo score in linea con il record fatto registrare durante l’anno dell’ultimo scudetto con 33 reti.

La Spal avversaria non irresistibile e ormai condannata alla retrocessione ha dalla sua la possibilità di affrontare la gara senza eccessivi nervosismi, con quella serenità mentale che talune volte può aiutare.

Di contro la Roma deve trovare le stesse motivazioni viste con l’Inter.

Oltre a ciò i recenti infortuni muscolari di Ibanez, Under, Fazio dopo Santon e Mirante, fanno pensare che Fonseca attui un turn-over per dare respiro anche a Mikhitarian e Pellegrini, stanchissimi dopo l’ultimo match.

Il mister deve tenere alta la tensione e non permettere ai ragazzi di distrarsi, anche se oltre ai soliti motivi: lo stadio, la cessione del club, l’indebitamento societario, le maglie, gli sponsor tecnici, si riesce sempre ad offrire il fianco a critiche e appunto distrazioni per questioni marginali o di campo ma che vengono sempre lasciate interpretare da dietrologi e teorici della cospirazione in chiave antiromanista.

Ultima querelle il litigio Zaniolo- Fonseca, Zaniolo – calciatori miscellanei (Mancini? Kolarov?).

Poi in conferenza il mister spiega:“Non è giusto quello che si scrive su Zaniolo. Chi mi conosce sa che dico sempre la verità, come ho fatto già con altri giocatori. Certe notizie non sono vere. Non c’è alcun problema con lui, se ho detto che ci ho parlato e che non ci sono problemi vuol dire che è la verità. Quando c’è un problema lo dico. In questo momento – le dichiarazioni rilasciate prima dell’allenamento – lui è veramente infortunato. Non ci sono altri problemi”.

Oppure in seguito alla dichiarata non convocazione di Zaniolo e alla conseguente smentita un paio d’ore dopo, Fonseca per evitare ulteriori problemi conferma:

Avevo detto che non avrei convocato Zaniolo. Purtroppo si è fermato Cengiz. Così ho chiesto a Nicolò come stava e se se la sentiva di partire. Ha sostenuto un test che ha dato risposte migliori rispetto a lunedì e ho deciso di portarlo”.

Niente, il solito a Roma, piazza meravigliosamente complicata, calorosamente partecipe e un po’ credulona.

Di Antonio Bonansingo

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