In Sicilia una strada provinciale, parallela all’A19 Pa-Ct, da cinque anni nel tratto Caltavuturo-Scillato è chiusa al transito a causa di una frana.
La strada SP24 tra Caltavuturo e Scillato, l’unico percorso alternativo all’autostrada A19 Palermo-Catania, è chiusa al transito da cinque anni poiché nell’aprile del 2015, per un tratto di qualche centinaio di metri è stata completamente inghiottita da una frana.
Gli amministratori del Comune di Caltavuturo avevano lanciato diversi appelli e avevano incontrato il anche l’allora Commissario della provincia di Palermo per chiedere un intervento organico sulla frana e sulla S.P. 24 per ripristinarne il transito. Era stata persino fatta una raccolta di firme ad iniziativa di un “Comitato Civico” per richiedere interventi urgenti e definitivi alla Regione, alla Protezione civile e alla Provincia per il ripristino del transito della sp 24 Caltavuturo- Scillato.
Nell’agosto del 2015 la Regione Siciliana aveva indetto una gara per <Affidamento dei servizi di ingegneria di Progettazione definitiva, Studio di Impatto Ambientale, Progettazione esecutiva, Studio geologico esecutivo e Coordinamento per la Sicurezza in fase di Progettazione, relativi ai lavori di “Ricostruzione di un tratto di strada della S.P. 24 Scillato-Caltavuturo (PA) e realizzazione opere di contenimento da progr.va km 2+800 circa a progr.va km 5+400 circa, oltre ripresa della sovrastruttura stradale e opere di sistemazione idraulica”>.
È stata realizzata frattanto una strada d’emergenza, oggi più simile ad una trazzera dal cui transito sono esclusi i veicoli pesanti, commerciali e camper.
Nel settembre 2017, sempre la Regione Siciliana, aveva avviato le “Indagini geognostiche nell’ambito dei lavori di ricostruzione di un tratto di strada della sp 24 Scillato-Caltavuturo (PA) e realizzazione opere di contenimento da prog.va Km 2+800 circa a prog.vaKm 5+400 circa oltre ripresa della sovrastruttura stradale e opere di sistemazione idraulica in Caltavuturo”.
L’allora Vicepresidente della Regione Siciliana Giancarlo Cancelleri, esponente dei Cinque Stelle e oggi Viceministro delle Infrastrutture e Trasporti del Governo nazionale giallo-rosso (M5S-Pd-IdV-Leu) anche detto Conte2, dichiarava a ottobre 2018 “Da tre anni, la strada di collegamento tra Caltavuturo e Scillato è ancora impraticabile e dei lavori per il suo rifacimento non se ne vede neanche l’ombra. Il governo della Regione Siciliana si impegni alla ricostruzione di quella strada spazzata via dalla stessa frana che ha causato il cedimento del viadotto Himera della A19 e che gode già di uno stanziamento da parte del Dipartimento della protezione civile di oltre 7 milioni di euro”.
E ulteriormente aggiungeva all’epoca Cancelleri “Così a naso, ritengo siano leggermente eccessivi tre anni d’attesa senza che si muova una ruspa, stiamo ancora aspettando l’appalto dei lavori di rifacimento della strada inseriti tra le opere urgenti da una deliberazione del Consiglio dei Ministri e già finanziata. Sebbene da quei ben noti eventi calamitosi del 2015 si sia fatto fronte parzialmente alla emergenza legata alla necessità di riapertura del tratto autostradale interrotto, nessun altro risultato è stato raggiunto in favore dei comuni isolati. Per le popolazioni delle comunità di Caltavuturo e Sclafani Bagni, la S.P. 24 rappresenta infatti l’arteria principale di collegamento del territorio madonita ai servizi essenziali. È compromessa la sicurezza dei pazienti e la stessa qualità delle cure, in quanto per raggiungere i presidi ospedalieri di Termini Imerese e Cefalù un’ambulanza impiega in media 20 minuti in più rispetto ai tempi necessari qualora la S.P. 24 fosse ripristinata. Allo stesso modo è esasperata la vita dei ragazzi in età scolare e dei pendolari, costretti a percorrere tratti lunghi e tortuosi, e non privi di rischi in caso di maltempo, per raggiungere gli istituti scolastici e il posto di lavoro. Unica consolazione per quei cittadini, è stata la trazzera che noi abbiamo costruito con la restituzione dei nostri stipendi. Invece le scene delle celeri ricostruzioni di ponti e opere pubbliche di altri paesi o regioni italiane, sono purtroppo quanto di più distante dalla prassi della nostra regione”.
“Musumeci intervenga – concludeva Cancelleri – i cittadini madoniti non possono più aspettare”.
Nel frattempo la Regione Siciliana, Assessorato Territorio ed Ambiente Dipartimento Regionale dell’Ambiente – Servizio 1 – Valutazioni ambientali – Palermo, annunciava al Comune di Caltavuturo la “Ricostruzione di tratto di strada dalla SP 24 Scillato-Caltavuturo nota 36118 del 28-05-2019”.
A ottobre del 2019, sempre la Regione Siciliana, ha disposto dei provvedimenti autorizzatori per la realizzazione opere di contenimento da prog.va Km 2+800 a Km 5+400 circa (Scillato-Caltavuturo), oltre ripresa della sovrastruttura stradale e opere di sistemazione idraulica” – Dipartimento Regionale Protezione Civile. – O.C.D.P.C. 435/2017 n. 257/2015 “Primi interventi urgenti di Protezione Civile conseguenti agli eventi meteorologici verificatesi nel periodo dal 16 febbraio al 10 aprile 2015 nel territorio delle provincie di Palermo, Agrigento, Enna, Messina e Trapani”.
Tuttavia, ancora la situazione si presenta come nelle foto inviateci qualche giorno addietro da un cittadino.
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