Sotto La Lente – Rossi, il lavoro oscuro dell’attaccante di razza: scopriamo meglio la carriera e le caratteristiche di Alessandro Rossi
Sotto La Lente – Rossi, il lavoro oscuro dell’attaccante di razza
Alessandro Rossi, nato a Roma il 3 gennaio del 1997, ha iniziato la sua carriera di calciatore facendo la trafila in tutte le categorie del settore giovanile della Lazio, società che ne detiene ancora la proprietà del cartellino. Rossi esordisce in Serie A nella stagione 2016-2017, l’8 gennaio del 2017 entrando nel finale al minuto 82 al posto di Lucas Biglia nella gara interna vinta dalla Lazio all’Olimpico per 1-0 contro il Crotone con gol di Ciro Immobile al 90°.
L’anno dopo Rossi viene ceduto in prestito alla Salernitana in Serie B dove in 27 presenze realizza anche due reti. Al termine di quel campionato, l’attaccante scuola Lazio torna tra le fila biancocelesti per fine prestito e debutta nelle competizioni europee il 29 novembre 2018 disputando l’incontro della fase a gironi di UEFA Europa League perso 2-0 contro l’Apollōn Limassol; nel turno successivo di Europa League entra in campo anche contro l’Eintracht Francoforte. A gennaio del 2019 viene ceduto in prestito al Venezia in Serie B dove gioca 9 partite senza realizzare reti e in estate viene ceduto dalla Lazio in prestito alla Juve Stabia.
Rossi inizia il campionato con la maglia gialloblù da titolare nella gara del debutto delle Vespe ad Empoli nel campionato di Serie B 2019-2020, sostituito da Cissè al 20° del secondo tempo. Poi, complice anche l’esplosione di Francesco Forte a suon di reti, scala indietro nelle gerarchie del tecnico Fabio Caserta subentrando solo nei finali di gara o comunque nei secondi tempi.
Attaccante poco appariscente e ancora alla ricerca della prima marcatura con la maglia della Juve Stabia, tuttavia Alessandro Rossi svolge un lavoro oscuro ma fondamentale nel reparto offensivo delle Vespe con i suoi ingressi in campo. E Rossi c’è ed è decisivo in due momenti chiave del girone di andata delle Vespe: a Trapani è lui a triangolare magnificamente con Gigi Canotto fornendogli un assist al bacio per il gol che poi proprio l’ex di giornata confeziona a modo suo per il momentaneo pareggio della Juve Stabia che poi nel finale diventerà 1-2 definitivo con la marcatura finale di Forte.
E c’è ancora Rossi nell’altra gara chiave del girone di andata: a Verona nel finale è lui a procurarsi il rigore decisivo facendosi atterrare dal portiere del Chievo, Semper, che permette alla Juve Stabia con la realizzazione di Forte di ribaltare la partita dal 2-0 con cui si era chiuso il primo tempo al 2-3 finale storico per le Vespe di mister Caserta.
E ancora l’ingresso di Rossi è a dir poco fondamentale nel finale della gara contro la Salernitana a far salire la squadra per fare respirare i compagni sotto gli attacchi dei granata che cercavano di pervenire al pareggio prima che Canotto mettesse le cose a posto sul 2-0 finale. E c’è ancora l’attaccante scuola Lazio a combattere e a fare a sportellate con i difensori avversari e ad aprire varchi per Forte e per Cissè nel finale arroventato della gara contro il Cosenza quando Caserta decide di mettere contemporaneamente in campo tre attaccanti puri come Forte, Rossi e Cissè, così come nel secondo tempo della gara con l’Empoli, Alessandro Rossi svolge alla grande il suo compito sfiorando addirittura la rete di testa, appena entrato in campo, su calcio d’angolo battuto magistralmente da Giacomo Calò.
Un lavoro oscuro ma molto redditizio nel girone di andata quello di Alessandro Rossi che ha dato un buon contributo al pacchetto offensivo delle Vespe, aspettando il primo gol con la maglia della Juve Stabia che, siamo certi, arriverà molto presto….
a cura di Natale Giusti
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