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Siracusa-Catania: 0-1 Dumbo vesti la giubba

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Siracusa-Catania: 0-1

Bah! sei tu forse un uom? Tu se’ Pagliaccio! Vesti la giubba e la faccia infarina. La gente paga, e rider vuole qua. […] Ridi, Pagliaccio” ( “Vesti la giubba” Ruggero Leocavallo)

Venghino Signori Venghino, la tenda del circo apre i battenti, sedetevi in prima fila, questo è uno di quei strani spettacoli  dove il cantastorie racconta di come l’elefante veste la giubba da pagliaccio.

Si Sa, le battaglie vengon vinte da chi approfitta del momento debole e del calo di attenzione del nemico, ma quando si vince per caso fortuito e si ha la presunzione di aver condotto un’ottima battaglia, allora il generale e il suo battaglione devono indossare la giubba da pagliaccio.

Date a Cesare quel che è di Cesare” predicava un tempo un Sant’Uomo e quindi diamo al Siracusa i meriti che gli spettano in questo gran match.

Il Siracusa ha giocato con tenacia e tattica, portando la palla da un punto all’altro; mettendo più volte in difficoltà la squadra avversaria. Il Catania vanta nelle sue file personaggi che hanno militato nelle serie più alte del calcio Italiano, eppure non sono riusciti a fare azioni di rilievo importanti ( se non quella del goal).

La dea bendata quella sera era a favore degli elefanti e con un unico tiro in porta, con spavalderia, riescono a vincere una partita dominata da 11 leoni.

In questo match di tutto è accaduto, oggetti non identificati sul campo, azione da condannare senza possibilità di discussione, ma lucrarci sopra inventando particolari inesistenti pare un po’ troppo.

Due momenti sono stati esilaranti , una pantomime  greca e una romana sono state messe in scena giusto per non far mancare al pubblico nessun aspetto teatrale.

L’arbitro che per ben sei minuti entra in confusione perchè non sa se dare un goal che per regolamento non può essere segnato e nel dubbio, dopo le lamentele dei più, va a consultarsi con gli altri. Lodi fautore di questo equivoco esulta su ciò che per professionalità dovrebbe conoscere per regolamento calcistico.

La regola 15  punto 2 del regolamento calcistico  infatti cita ciò:

Il calciatore  non può giuocare una seconda volta il pallone fino a quando lo stesso non è stato toccato o giuocato da un altro calciatore

La seconda scena comica o meglio manfrina è stata offerta ancora una volta dai calciatori etnei, riuniti in gruppo mimano una ola verso il nulla. Di poco gusto dopo una partita giocata nell’anonimità.

Sicuramente il Catania possiede in rosa nomi importanti, ma un piccolo Siracusa è riuscito con nomi meno importanti a creare confusione fra le file etnee.

Color che sanno vincere sono molto più numerosi di quelli che sanno fare buon uso della loro vittoria.
(Polibio)

 

 

 

 

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