Simone Sinagra interviene telefonicamente al Pungiglione Stabiese
L
unedi abbiamo ascoltato in esclusiva Simone Sinagra ex centrocampista della Juve Stabia di fine anni ’90. Abbiamo parlato della sua esperienza a Castellammare, del rapporto con Roberto Fiore e della finale persa al Partenio di Avellino con il Savoia.
Queste le sue parole:
– Simone qual è il tuo ricordo di Castellammare di Stabia e della Juve Stabia?
” Ricordo indelebile, e’ stato un anno straordinario. Castellammare mi ha accolto bene, una citta’ molto calorosa e ricordo con affetto i tanti tifosi delle vespe.
La mia esperienza con la Juve Stabia, la porto sempre nel cuore.”
– Qual è il tuo ricordo del Presidente Roberto Fiore, come era il tuo rapporto con lui e come ti ha convinto a venire alla Juve Stabia..
” Io ero un ragazzo quando sono venuto alla Juve Stabia, io venivo dalla primavera della Sampdoria e fui onorato di questo interesse. Non parlai direttamente con Fiore ma con il Direttore Sportivo.Ho un ricordo bellissimo del Presidente, una persona squisita”
– Cosa ricordi delle tue partite al Menti e in particolare che emozioni provavi?
” Le prime partite furono da brividi, stadio pieno e tanto calore. Io ero un ragazzo ed all’inizio mi sembrava strano, poi il tutto divenne bello. Una carica emotiva incredibile.”
– Negli anni ‘ 90 lo stadio Menti era sempre pieno, adesso invece è tristemente semi vuoto. Colpa delle Pay tv o di altro?
” Posso dirvi che il vero tifoso viene sempre allo Stadio anche se adesso, molti tifosi preferiscono la comodità della televisione. In certe dinamiche però molti tifosi restano a casa perchè non si rappresentano nel gruppo di calciatori oppure nella società'”
– Tu arrivasti alla Juve Stabia dal settore giovanile della Samp, praticamente da Nord a Sud che impatto è stato
” Fu un impatto non facile, mi fu molto di aiuto lo spogliatoio, i Fontana, Di Meglio, gli Amodio mi diedero un grande supporto. I Veterani furono una luce per noi giovani.”
– Tu hai conosciuto Fontana calciatore e ora è allenatore della Juve Stabia, che ricordo hai di lui e pensi che possa far bene in questo nuovo ruolo?
” Fontana è stato un grande calciatore e grande uomo. Una persona fantastica era un campione e leader. Un mix vincente. Come allenatore penso che queste qualità gli serviranno per fare bene”
– Finale persa contro il Savoia, il tuo rammarico?
” Avremmo meritato di vincere il torneo. Fontana e Bonfiglio si fecero male, un goal preso nei minuti direcupero contro l’Avellino, il salvo Castel di Sangro che fece la partita dllla vita. Furono una serie
di fattori negativi. Nelle ultime dieci giornate arrivammo un po’ con il fiato corto e questo, favori’ la Fermana per la lotta al primato e il Savoia che arrivò più fresco”