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Castellammare di Stabia

Catania vince la noia! Pari con giallo tra Sicula Leonzio e Juve Stabia.

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Sicula Leonzio vs Juve Stabia: 0-0 (0-0)
Sicula Leonzio (4-3- 1-2): Narciso; De Rossi, Aquilante, Camilleri, Squillace; Esposito (34’ st Cozza), Davì (7’ st Ferreira), Gammone; Marano (23’ st D’Angelo); Bollino, Arcidiacono (34’ st Russo).
A disp.: Ciotti, Pollace, Giuliano, Gianola, Monteleone, De Felice, Granata, La Cagnina.
All. Luigi Cuomo (sostituisce Pino Rigoli, squalificato)
Juve Stabia (3-5- 2): Branduani; Allievi, Morero, Redolfi (1’ st Lisi); Dentice (34’ st Nava), Mastalli, Capece (12’ st Calò), Viola, Crialese; Paponi (34’ st Berardi), Simeri (18’ st Strefezza).
A disp: Bacci, Costantini, Gaye, Matute, Canotto, Bachini, D’Auria.
All. Fabio Caserta – Ciro Ferrara.
ARBITRO: Daniele Paterna di Teramo. Assistenti: 1° Francesco Biava di Vercelli. 2° Luca Dicosta di Novara.
Ammoniti: 9’ pt Viola, 13’ pt Arcidiacono, 45’ pt Camilleri.
Note: Corner: 3-3. Recuperi: 3’ – 5’. Spettatori 400 ovvero gli abbonati della Sicula Leonzio visto che la vendita dei biglietti è stata vietata per ordine pubblico.

CATANIA – Vince la noia sul neutro di Catania nella sfida salvezza tra Sicula Leonzio e Juve Stabia in una gara dove raramente sono stati impegnati i rispettivi portieri, i due undici in campo si sono accontentati di non farsi male dopo il rigore segnato e poi annullato ad Arcidiacono nel primo tempo dall’arbitro Paterna, Finisce 0-0 e per definire il caldo pomeriggio catanese di metà ottobre il numero 0 è quello giusto.
Sfida salvezza nella città etnea tra la Sicula Leonzio, vincente solo all’esordio contro il Matera a Lentini, prima di perdere lo stadio di casa, e le vespe che perdendo le ultime due sono risucchiate nella lotta per evitare i play out, e per questo il duo Caserta-Ferrara parte con una squadra votata alla difesa con due punte di ruolo come Simeri e Paponi nel 3-5- 2, nuovo modulo per l’undici termale.
La Sicula Leonzio parte meglio provando subito l’inserimento centrale al 3’ con Biccio Arcidiacono, ex di turno, che prende palla sulla tre quarti offensiva, approfitta della lentezza del duo Morero-Redolfi entra in area di rigore, inseguito da Morero, e prova in diagonale a superare Branduani in uscita, mettendo la palla larga sulla destra dei pali della porta difesa dall’ex spallino.
Al 10’ succede di tutto con Dentice che commette fallo su Squillace in area di rigore. Sul dischetto va Bollino che invece di tirare, emulando il Barcellona nella scorsa Liga, serve Arcidiacono che tira e segna. La Sicula Leonzio esulta ma l’assistente richiama l’arbitro che annulla il rigore, sulle proteste dell’undici stabiese. Il signor Paterna va in tilt e prima fa capire di voler far ripetere il rigore e poi assegna un contro fallo ammonendo Arcidiacono tra le proteste di tutti i tesserati siciliani. Episodio che farà molto discutere e le probabili alternative sono due, o un’entrata anticipata di Arcidiacono, ma in questo caso andava ripetuto il rigore, oppure un fallo dell’ex di turno, unica possibile alternativa che avrebbe portato all’assegnazione della punizione a favore stabiese.
La partita resta molto viva, soprattutto grazie alla Sicula che prova sempre ad impostare il gioco soprattutto con Arcidiacono che da verve alla manovra del team diretto dallo squalificato Rigoli, altro ex di turno. Il nuovo modulo porta le vespe a rischiare qualcosa in meno ma anche a proporsi poco in attacco nei primi 30’ dove c’è un solo tentativo da parte di Simeri dai 25 metri con la sfera che termina altissima sulla traversa. Il primo tempo non vive altre emozioni con l’episodio chiave che è stata la vera e propria emozione di una prima frazione di gara a dir poco sonnolenta.
Al terzo minuto di recupero un cross di Davì per Bollino, con Allievi che va a vuoto mette un po’ di apprensione alla difesa stabiese, ma l’avanti siculo colpisce male.

Nel secondo tempo Caserta cambia modulo e la Juve Stabia sembra riuscire a prendere in mano il pallino del gioco, troppo spesso ceduti agli avversari nel primo tempo. Entra Lisi che gioca dietro le punte nel 4-3- 1-2 e a lasciargli il posto è Redolfi. Al 13’ del secondo tempo, erroraccio di Narciso che in uscita su Paponi tocca il pallone con le mani fuori dall’area consegnando un pericoloso calcio di punizione alle vespe con Viola che tira a giro sul palo del portiere e Narciso si rifà deviando la sfera in angolo. Al 17 ci prova la Sicula con Squillace che entra in area di rigore dalla sinistra e alza un cross in lob verso Ferreira che non trova l’impatto con la sfera e le vespe tengono bene le marcature chiudendo il varco. Al 23’ è sempre Biccio, l’ex più pericoloso, ad attaccare Dentice sull’out di sinistra offensivo, si accentra entrando in area e lascia partire un fendente in posizione decentrata che trova pronto Branduani a chiudere sul suo palo respingendo il tentativo siciliano al mittente.
La gara non decolla e le due contendenti sembrano accontentarsi del pari per oggettivi problemi di gioco e occasioni. Al 44’ però un lampo nel buio offensivo gialloblè, con Crialese che scappa sulla sinistra e crossa al centro per Strefezza che di testa indirizza verso la porta da pochi passi ma Narciso salva in angolo. Sugli sviluppi dello stesso, cross di Viola, sponda di Morero per Allievi che di testa e da buona posizione, solo, mette alto sulla traversa. E’ l’ultima emozione, “si fa dire”, di una partita noiosa e che ha visto una Juve Stabia troppo rinunciataria nel primo tempo provarci solo a sprazzi nella ripresa contro un avversario tutt’altro che imbattibile e anche contestato dai suoi
tifosi.

Mario di Capua

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