Sicilia nella morsa del caldo e del fuoco

La morsa del caldo e del fuoco intrappola tutta la Sicilia, per un incendio chiude anche l’aeroporto di Palermo

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La morsa del caldo e del fuoco intrappola tutta la Sicilia, per un incendio sulle colline di Cinisi chiude anche l’aeroporto di Palermo

Sicilia nella morsa del caldo e del fuoco

Questa torrida estate del 2023 rischia di essere iscritta nel libro nero delle sventure siciliane. La morsa del caldo e del fuoco non accenna a mollare la presa. Adesso ha preso in ostaggio anche l’aeroporto di Palermo, lambito nel suo perimetro da un vasto incendio sviluppatosi sopra Cinisi. Sono coinvolte pure l’autostrada Palermo- Mazzara del Vallo, la ferrovia ed una discarica. Quella di Bellocampo, col rischio di nube tossica.

Le autorità aeroportuali palermitane – la Gesap – per evidenti ragioni di sicurezza ha disposto la chiusura del traffico aereo per la mattinata di oggi martedì 25 luglio.

I voli cancellati direttamente sono: il Palermo – Milano Malpensa delle 7 (EC3512), Palermo-Lione delle 6 (V71826), Lione-Palermo delle 10.35 – (V71827), Tolosa-Palermo delle 8.10 (V71519), Palermo-Tolosa delle 8.45 (V71518), Palermo-Beauvais Tillé delle 6.20 (FR4932), Palermo-Brindisi delle 6.20 (FR8972), Palermo-Roma Fiumicino delle 6,40, Palermo-Cuneo delle 7.15 (FR1044), Palermo-Verona delle 6.35 (FR4914).

Gli altri voli a seguire, subiranno ritardi e cancellazioni, durante la giornata a seconda dell’evolversi della situazione e della messa in sicurezza della zona operativa aeroportuale.

La Sicilia è una terra benedetta da Dio per le sue innegabili bellezze naturali e maledetta dagli uomini, per l’incuria con la quale la gestiscono e la trattano. Potemmo dire quasi, la maltrattano.

Ma stavolta sembra proprio un destino beffardo che si accanisce contro una situazione già in equilibrio precario: rete elettrica in grave affanno con continui e prolungati blackout, che mettono in crisi la normale vita domestica, le attività produttive, il turismo e le strutture ricettive e della ristorazione.

Conseguente crisi idrica per difficoltà di captazione e pompaggio delle acque sorgive o degli invasi.

Rete ferroviaria inesistente e rete autostradale da paragonare ad un colabrodo, ed in questi giorni di crisi del trasporto aereo, stanno mostrando tutta la loro inadeguatezza ed arretratezza.

Intanto all’aeroporto Fontanarossa di Catania l’esercito ha montato delle strutture campali per realizzare ambienti da affiancare all’insufficiente terminal C. E così “accampati”, si cerca di andare avanti alla meno peggio, per fronteggiare le esigenze di chi si sposta per lavoro o per turismo.

Questa, allo stato attuale è l’istantanea di quella Sicilia che aspira a diventare la terra promessa del turismo europeo. Ma evidentemente vaneggia, poverina. Sarà il troppo caldo.

E dire che dovrebbe esserci abituata. I suoi figli che hanno imbrattato qualche foglio – Tomasi di Lampedusa, Verga, Pirandello, … – tutti hanno descritto la calura di una estate lunga e tetra”, dominata da un “sole implacabile”,il più possente sole d’Europa”.

Noi figli di questa terra dovremmo esserci abituati al suo clima e prendere i giusti provvedimenti e le opportune contromisure per non farci trovare puntualmente impreparati. E puntualmente imprecare contro il clima inclemente, come se prima di adesso fossimo vissuti su Marte …

Notando che anche da quelle parti, in quanto a caldo, non si scherza!

di CarmeloTOSCANO

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