SICILIA: Chi la spara più grossa? A sentirli non si sa se piangere o se ridere….
N
ella nostra “buttanissima” Sicilia, tra i politici, pare che il gioco cui tutti preferiscono lasciarsi andare sia diventato proprio a chi la spara più grossa.
Il Presidente Musumeci “sogna” una Compagnia aerea siciliana. L’altro presidente (quello dell’ARS) propone l’Orchestra sinfonica del Mediterraneo. I 5stelle, il “nuovo che avanza”, propongono il treno a lievitazione magnetica, Hyperloop, il treno supersonico che coprirebbe la Catania –Palermo in 10 minuti. Troppa grazia, sant’Antonio!
Ma lor signori non si sa in quale mondo vivono, se possono permettersi di continuare a sciorinare, così alla leggera, questo interminabile libro dei sogni.
Sulle “aerolinee siciliane” tutti ricordiamo che fine hanno fatto la pioniera “Air Sicilia” di Luigi Crispino negli anni ’80 e la “Wind Jet” di Nino Pulvirenti negli anni ’90. Adesso si vuole ritentare con la “Ast Aeroservizi”, azienda partecipata dalla mamma Regione Siciliana. Si vede che l’esperienza non ha insegnato niente. Intanto la Sardegna ha istituito la “continuità territoriale” per i suoi abitanti, con tariffe aeree agevolate da e per il Continente. In Sicilia, intanto che qualcuno metta le velleitarie ali siciliane in volo, cosa si aspetta ad istituirla anche per noi questa benedetta continuità territoriale? Facilitando residenti e nativi dell’Isola, dove tutti coltiviamo affetti, interessi, ed attrattive varie?
Sulla musica dell’Orchestra sinfonica del Mediterraneo, dire che abbiamo i “timpani” rotti è poco. Tutti sappiamo che in Sicilia abbiamo già in pianta organica – ed a libro paga! – tre orchestre sinfoniche. Giustamente quelle dei due teatri nostrani: il Teatro Massimo di Palermo ed il Massimo Bellini di Catania. Poi ci permettiamo anche quella della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana.
Che, senza volere essere disfattisti, non viene annoverata neanche tra le migliori 100 orchestre del mondo. Quindi che diavolo ce ne dobbiamo fare di una quarta orchestra regionale, titolandola con il nome altisonante di Orchestra sinfonica del Mediterraneo? Per creare artatamente altri posti di sottogoverno, tra presidenze, revisori dei conti, orchestrali, ecc. oppure ce ne potremmo gloriare perché intitolata al Mediterraneo? Ma cosa gliene frega, ai nostri vicini rivieraschi, della nostra ennesima orchestra, presi come sono da ben più drammatici problemi esistenziali? Facciamo suonare la istituenda nel mentre i barconi affondano con il loro carico di miseria e di disperazione?
Nel libro dei sogni ecco l’ultima trovata, targata 5stelle: Hyperloop, il treno supersonico tra Catania e Palermo in 10 minuti. Ma costoro “babbìano”? Un sottosegretario alla presidenza del consiglio, che non merita neanche di essere nominato, come può uscìrsene con una simile sparata?
Ma hanno visto tutta la rete ferroviaria dell’Isola in che condizioni si trova? Sono mai saliti su un treno e vedere lo stato delle carrozze e dei vari convogli? Il treno in Sicilia dovrebbe rendere un servizio ramificato, ripartito tra le varie località che devono essere collegate tra loro in modo agevole e comodo. La Catania Palermo non è l’unica tratta da privilegiare. Ma è indispensabile elettrificare tutta la rete esistente, estendere il doppio binario a tutta la rete, ammodernare gallerie e viadotti ecc. quando tutto questo sarà stato fatto, poi ci permetteremo anche il treno supersonico.
Per non parlare dei continui sproloqui che si sentono sull’ineffabile Ponte sullo Stretto che, un anno si ed un anno no, è in procinto di essere cantierato! Intanto continua ad esistere una società “Stretto di Messina Spa“, che dopo un trentennio di onorato servizio, continua a lottare per sopravvivere, nonostante sia stata messa in liquidazione già dal 2012. Tanto che qualcuno ha pronosticato “vita eterna” per questa società statale. Che continua a costare alla comunità più di un milione di euro all’anno. E ne pretende dallo Stato 300, di milioni, per indennizzarsi del lavoro
amministrativo e progettuale svolto fino ad ora. Pirandello ci avrebbe cavato una gustosa novella, sarcastica come solo lui ne era capace.
Noi, che Pirandello non siamo, ci limitiamo a rammaricarci di questi scriteriati che amministrano la Regione Sicilia, che ancora non si mettono d’accordo sulla legge di bilancio 2019 e navigano a vista con l’esercizio provvisorio.
Ma che progettualità credibile possono avere costoro? Quella del loro velleitario libro dei sogni. Che tali non sono più, e rischiano solo di tramutarsi in incubi.
Carmelo TOSCANO
Lascia un commento