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Sicilia, fuochi pirotecnici a Capodanno con una decina di feriti

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In Sicilia, malgrado i divieti in molti paesi e città, ci sono stati 13 incidenti, cui qualcuno grave, a causa dell’uso di fuochi pirotecnici.

Nel Messinese, un ventenne di Savoca è ricoverato nell’ospedale Papardo, a Messina, per le ferite a un occhio e a una mano provocate dall’esplosione di un petardo durante i festeggiamenti del Capodanno. Sempre nel messinese, a Milazzo e a Barcellona Pozzo di Gotto, si registrano altri due feriti in modo lieve.

Nel Catanese, invece, sono sette i feriti. A un 43enne, che si trovava nel quartiere di Librino, è stata amputata la mano destra in seguito allo scoppio di una bomba carta, mentre in un altro caso – nella zona dell’Acese – una persona ha perso tre dita. Conseguenze da bruciature, invece, per altri quattro. Nel corso dei festeggiamenti, infine, una donna ha riportato una frattura alla gamba destra, dopo essere caduta a terra.

A Palermo un 57enne ha riportato ferite all’orecchio sinistro ed è stato medicato presso il Buccheri La Ferla, un 33enne ha riportato bruciature al bacino e un 31enne, a causa dell’esplosione di un petardo, è rimasto ferito al volto e alla mano sinistra.

Gli esperti del Nucleo centrale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, specializzato nella lotta alla diffusione di materiale pirotecnico pericoloso e illegale, consigliano prima di tutto di prestare particolare attenzione ai “botti” e cioè a quei fuochi artificiali che hanno l’effetto scoppio.

Tutti i prodotti pirotecnici autorizzati devono avere sulla confezione un’etichetta completa la stessa deve riportare: gli estremi ( Nr. protocollo e data ) del provvedimento del Ministero dell’Interno (per quelli non provvisti della marcatura CE) che ne autorizza il commercio; il nome del prodotto; la ditta produttrice il Paese di produzione e l’importatore, la categoria, le principali caratteristiche costruttive ( tra le quali il peso netto della massa attiva del prodotto esplodente) e una descrizione chiara e completa delle modalità d’uso, che devono essere seguite attentamente dall’utilizzatore.

I prodotti privi di un’etichetta regolamentare non sono in regola e sono da considerarsi “fuochi proibiti”, non essendo garantita né la loro provenienza né le caratteristiche costruttive e di funzionamento. Si raccomanda di porre la massima attenzione nell’uso di prodotti con effetto scoppiante ed ai razzi o proietti di qualsiasi specie.

È dall’uso di questa tipologia di oggetti che, statisticamente, sono derivati gli incidenti di maggiore gravità. In particolare è severamente vietata qualsiasi manipolazione dei prodotti (svuotamento e ricarica, unire più pezzi insieme, innesco di sostanze infiammabili, ecc.), anche perché integra il reato di illecita fabbricazione di prodotti esplodenti.

La legge prevede pene detentive per quanti pongano in essere condotte in violazione alle norme sulla circolazione legale dei pirotecnici e chiunque venga a conoscenza di fatti che integrano tali violazioni ha il dovere civico di denunziarli alle Forze di polizia.

Alle pene, comunque, è soggetto non solo chi vende ma anche chi illegalmente acquista o comunque utilizza fuochi. legai o illegali che siano. Tra le cosiddette “bombe carta”, infatti, vi sono dei veri e propri ordigni che contengono anche 2 o 3 chili di esplosivo a basso potenziale ed hanno notevoli potenzialità distruttive. Ma anche manufatti dall’aspetto apparentemente più “normale” e con quantitativi assai più modesti di prodotto con effetto scoppiante (tre o quattro grammi), che si presentano con la forma di un cilindretto più o meno allungato e di diverso diametro, possono causare danni irreparabili agli arti, alla vista all’udito ed al corpo in generale.

A

dduso Sebastiano


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