La quarta giornata di campionato è finalmente quella nella quale si disputano tutte le gare in programma. L’esordio è ottimo per il Foggia, meno positivo per i corregionali del Bisceglie. Tra le altre sfide spicca il rocambolesco 3-3 tra Casertana e Ternana con doppio vantaggio dei campani primi del ribaltone delle Fere. Come la miglior partita da cardiopalma arriva anche il pari definitivo al 90’. Pareggio ad occhiali per Vibonese-Catanzaro e Paganese-Cavese (gli Azzurrostellati sbagliano anche un rigore con Scarpa).
Ecco le squadre promosse e bocciate del quarto turno del girone C.
PROMOSSE
Juve Stabia – La sconfitta a Lentini contro il Catania brucia ancora e le Vespe hanno tutta l’intenzione di festeggiare per la prima volta al “Menti” davanti ai tifosi assiepati sui balconi nonostante il maltempo. I gialloblù, che inaugurano le nuove divise da gioco, sciorinano il solito calcio veloce e divertente. L’unica piccola-grande pecca sono le poche occasioni create. Anche mister Padalino nel post gara ammette che c’è qualche problemino nell’ultimo passaggio così come nella finalizzazione. I tiri verso lo specchio si contano sulle dita di una mano e il vantaggio degli ospiti complica maledettamente i piani. Nell’ultima mezz’ora le Vespe però premono sull’acceleratore e chiudono i pugliesi nella propria metà campo. Arriva così prima il gol di Garattoni su una palla vagante spedita nell’angolino e, oltre il novantesimo, anche il gol sorpasso. Cross dell’ottimo Vallocchia spizzato da Codromaz e raccolto dal gigante Romero che fa esplodere i tifosi dentro e fuori l’impianto.
Avellino – I Lupi tornano in campo dopo una settimana, saltando di fatto il turno infrasettimanale contro il Bisceglie, gara che verrà recuperata il 18 ottobre. La partita è un match di cartello al “Barbera” di Palermo contro i Rosanero. Il risultato finale è un secco due a zero. Partita da grande squadra, da squadra matura che ha dato vita ad un progetto interessante per puntare al ritorno in Serie B dopo la brutta pagina del fallimento di qualche anno fa. Mister Braglia in panchina è una garanzia di risultati e quando hai anche una rosa di alto livello le prestazioni vengono da sé. Oltre allo splendido gol di piatto al volo del siciliano Santo D’Angelo, bagna il debutto con un gran gol il neo arrivo Fella in seguito ad un’azione solitaria dopo un pallone rubato. La prossima sarà il banco di prova: il derby accesissimo contro la Juve Stabia, Braglia contro il suo passato.
Foggia – La storia recente del Foggia è un continuo alternarsi di colpi di scena. A partire proprio dal ripescaggio. Come allenatore fu scelto il vulcanico Eziolino Capuano. Tecnico che si alimenta del calore dei tifosi e della gloria di una piazza, una storia che può durare molto. E invece no. Tutto d’un tratto Capuano si dimette per dissidi con la società. Con tutta probabilità i pochi arrivi di rilievo sul mercato avevano lasciato intendere un campionato di sopravvivenza e il trainer salernitano non l’ha accettato. Stesso epilogo con il tecnico Maiuri. Un inizio che non lasciava ben sperare ma i componenti della rosa si lasciano scivolare tutto addosso e conquistano tre punti d’oro contro il Potenza. Il match è equilibrato e lo sbloccano i Satanelli sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Un miracolo di Fumagalli e il raddoppio di Dell’Agnello blindano il primo successo dopo il ritorno tra i professionisti, nonostante le proteste degli ospiti per un dubbio fuorigioco.
BOCCIATE
Monopoli – I Gabbiani steccano ancora, sono solo tre i punti conquistati in altrettante partite. L’unica vittoria è quella esterna nel diluvio di Castellammare. Successivamente solo batoste, l’ultima contro il lanciatissimo Teramo. L’inizio è shock: il primo gol i pugliesi lo subiscono quando non è passato neanche un giro di lancette. La partita va in ghiaccio dopo venti minuti col raddoppio dei Diavoli. Le difficoltà sono tangibili e la solidissima panchina di Beppe Scienza inizia a scricchiolare. Il portiere deve sporcarsi i guantoni ma senza patemi, mai pericolosi gli avanti Biancoverdi. Il prossimo impegno sarà al “Liguori” contro la Turris, una delle squadre più in forma del campionato.
Bisceglie – Se l’altra ripescata esordisce col botto, il Bisceglie non riesce ad emularla. Il bottino pieno manca al Bisceglie da 12 partite consecutive tra i Pro (nelle quali sono arrivati solo tre punti) tra cui anche le pesantissime sconfitte ai play-out contro la Sicula Leonzio, poi non iscritta che ha ceduto il proprio posto. Il primo tempo è tutto ad appannaggio della Turris che, prima del riposo, trova il vantaggio. I Nerazzurri patiscono la frenesia della dirigenza nella costruzione della rosa tutta concentrata in queste settimane dopo l’adempimento dell’iter burocratico per l’iscrizione. La squadra pecca sul lato dell’organizzazione ma era prevedibile per un gruppo che lavora da pochissimi giorni insieme. Il primo tiro arriva al minuto 50, poi il numero 11 Rocco ci prova nel finale ma la sua girata viene intercettata dall’ottimo Abagnale. Mister Bucaro dovrà cercare di oliare al meglio gli schemi tattici per permettere al Bisceglie di raggiungere l’altissima vetta rappresentata dalla salvezza.
Viterbese – Ne avevamo parlato già due settimane fa, il reparto più debole fino ad ora è l’attacco. Un solo gol in 270 minuti è troppo poco, se poi ci metti anche i sei subiti diventa davvero difficile fare punti. L’ultima partita era particolarmente proibitiva contro la capolista Bari. I Galletti non hanno nessuna pietà per gli avversari. Le danze iniziano al quinto minuto con il gol di Antenucci. Poi arrivano gli altri due gol. Il primo tempo dei Leoni è più positivi rispetto a quelli delle scorse settimane. Una squadra più coraggiosa e propositiva anche se sono ancora troppo evidenti i limiti della rosa. Il ritorno là davanti di Tounkara si avverte e se ne accorge anche il portiere pugliese Frattali dopo aver ascoltato il rumore secco del tiro scoccato dal giocatore scuola Lazio che sbatte sul palo esterno. Mister Maurizi lamenta i pochi uomini a disposizione a causa di varie defezioni, ma la sua posizione è tutt’altro che tranquilla. L’ultima spiaggia potrebbe essere la partita contro la Cavese al “Lamberti”.
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cura di Raffaele Galasso