Il match dello scorso maggio fu sospeso per i cori razzisti contro i napoletani
Napoli e Sampdoria si avvicinano al match di domenica prossima con in mente ancora la gara dello scorso maggio quando i cori razzisti costrinsero l’arbitro a sospendere momentaneamente la gara. Nel caso in cui l’episodio dovesse ripetersi i blucerchiati rischiano le porte chiuse. Oggi, però, il clima è diverso. E’ passato pochissimo tempo dalla tragedia che ha visto il crollo del ponte Morandi a Genova e, per questa ragione, la società doriana è intenzionata a richiedere il minuto di silenzio e a non offendere la tifoseria napoletana.
Ecco quanto raccontato dall’edizione odierna del Secolo XIX:
“La Samp sta valutando di chiedere il minuto di silenzio per il ponte di Genova e mai come in quell’occasione le tifoserie di Samp e Napoli saranno vicine visto che nella tragedia del Morandi sono decedute anche 12 persone nate in Campania oltre che tanti liguri. Un lutto che si spera farà passare in secondo piano qualsiasi rivalità tra le tifoserie. Sui forum questa vigilia è vissuta con parole contrastanti e non mancano i tifosi che, si spera solo provocatoriamente, invitano a non ascoltare gli appelli e accogliere i napoletani con i soliti cori. Considerandoli non razzisti ma semplici sfottò da ultrà. La speranza è che i gruppi della Sud e la Federclubs riusciranno a controllare gli eventuali cani sciolti”.
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