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Castellammare di Stabia

Scuole in Sicilia: sarà rinviata di tre giorni la riapertura

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Il Governo regionale rinvierà la riapertura delle scuole di tre giorni in Sicilia per consentire di verificare tutti gli aspetti organizzativi a causa dell’aumento dei contagi da Covid. Le lezioni dovrebbero ripartire il 13 gennaio. È quanto è emerso dall’incontro di stamani della “task force” regionale, alla presenza degli assessori regionali alla salute Ruggero Razza e all’istruzione Roberto Lagalla.

Mercoledì prossimo è prevista un’altra riunione della “task force”. Lo rende noto il Comune di Palermo. Difficile dire al momento quali soluzioni verranno adottate in concreto e non è da escludere nemmeno che il rinvio possa essere ulteriormente prolungato nei prossimi giorni.

Il presidente regionale ANIEF (Associazione nazionale insegnanti e formatori), Giovanni Portuesi, nel suo intervento ha ribadito come “l’asserzione del Governo Nazionale che la scuola in presenza equivalga ad essere in sicurezza rappresenti un ossimoro, alla luce dei nuovi protocolli di sicurezza che prevedono il distanziamento solamente ove possibile e della mancata riconferma per intero dell’organico COVID con il conseguente sdoppiamento delle classi. La mancanza di certezza dei dati epidemiologici, con un sistema dei tracciamenti che ormai appare essere in tilt, non rende certamente tranquillo tutto il personale scolastico”.

I segretari regionali della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, e della Fp Cgil Sicilia, Gaetano Agliozzo, a margine della riunione della Task force regionale di stamattina hanno dichiarato “Il governo regionale in maniera responsabile ha deciso di modificare il calendario scolastico regionale al fine di sospendere per altri tre giorni, fino al 12 gennaio, le attività didattiche in attesa di verificare lo sviluppo e l’evoluzione dei contagi. Una scelta che condividiamo pienamente. Emerge da parte di tutti i soggetti (governo regionale, Anci, dirigenti scolastici e sindacato) la consapevolezza che non ci sono le condizioni per ripartire lunedì”.

L’OPINIONE

Qualche giorno addietro si scriveva in una pagina Fb: Non vorrei essere nei panni dei Dirigenti scolastici, poiché, non solo di tutta evidenza è già molto difficile gestire nella scuola il presente pandemico, ma soprattutto potrebbe non essere peregrino, nel caso di contrapposte vedute o reclamati danni, di ritrovarsi in Tribunale, sicché a seconda della valutazione del caso e dell’interpretazione della norma da parte del Giudice, poiché anche le leggi del Parlamento sono costituzionalmente soggette alla Giurisprudenza, ci potrebbe essere il rischio di essere condannati a risarcimenti e relative spese processuali, tanto più con un tale affastellarsi di provvedimenti.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)


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