Scafati, processo Sarastra: legale di Aliberti nei guai, dubbi sulle sue dichiarazioni sulle fatture dei manifesti elettorali della Paolino
Novità sul processo Sarastra, nuovo scontro in aula questa mattina nel processo che vede imputato Angelo Pasqualino Aliberti, ex sindaco di Scafati insieme a sua moglie, la consigliera regionale di Forza Italia Monica Paolino, suo fratello Nello Maurizio Aliberti e altri funzionari e politici dell’amministrazione sciolta per Camorra a Scafati.
In aula è intervenuto il capitano della Dia di Salerno, Fausto Iannaccone che ha raccontato le fasi delle indagini relative alle intercettazioni sui cellulari dell’ex Sindaco, nonché la nomina di Ciro Petrucci (uomo considerato poi vicino al clan Ridosso Loreto) come amministratore dell’Acse.
Ancora una volta riflettori puntati sui rapporti dell’ex sindaco con l’imprenditore Nello Longobardi, parte lesa in questo procedimento nonché Raffaele Lupo, ex consigliere provinciale e comunale di Scafati.
Nel mirino del procuratore titolare dell’inchiesta, Vincenzo Montemurro, sono finite le fatture relative a pagamenti che Longobardi avrebbe effettuato per i manifesti elettorali di Monica Paolino e che proverebbero i rapporti tra i due. Su questo tema l’avvocato difensore dell’ex sindaco Pasquale Aliberti, Silverio Sica, ha asserito che si tratterebbero in realtà di fatture fasulle. Una dichiarazione, riferisce PuntoAgroNews, che ha fatto molto scalpore che potrebbe anche costargli un’iscrizione nel registro degli indagati in quanto la Procura ha chiesto di trasmettere questi atti e di approfondire la veridicità delle dichiarazioni. Intanto la prossima udienza è prevista per il 9 gennaio sempre nell’aula del tribunale di Nocera Inferiore. Protagonista sarà ancora il capitano Fausto Iannaccone.
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ncora nessuna richiesta di scarcerazione è stata presentata da parte del collegio difensivo dell’ex sindaco che resta quindi ai domiciliari a Praia a Mare. La prossima udienza è fissata al 9 gennaio.
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